Iggy Pop & The Stooges

"Scott Ashton, il batterista, aveva un grosso simbolo nazista disegnato sul dietro del giubbotto da motociclista. Erano volgari e incazzati. Grande idea. Quella sera suonarono la stessa canzone per venti minuti di fila. Poi si fermarono, Iggy urlo': "take it!", e ricominciarono da capo. Erano solo due accordi e le uniche parole della canzone erano: "I want your name, I want your number". A un certo punto qualcuno esclamo': "E' il fantasma di Mick Jagger!". Iggy evidentemente se la prese a male, perche' di punto in bianco abbandono' il palco. Gli Stooges non tornarono a New York per molto tempo."

Dee Dee Ramone

Da "Blitzkrieg Punk. Sopravvivere ai Ramones", l'autobiografia di Dee Dee Ramone

2 Responses to “Iggy Pop & The Stooges”

  1. d. Says:

    grandi the stooges, ma totalmente inutile l’ultimo album, hanno sfreggiato il mito 🙂

  2. xxx Says:

    Non ho ancora ascoltato l’ ultimo lp, ma la gente che li ha visti due anni fa’ a torino e l’anno scorso a milano era entusiasta.