Archive for February, 2009

live HC band@ Next Emerson (FI) 21.2.2009

Saturday, February 21st, 2009

stasera concerto con svariati gruppazzi al Next Emerson!

Via di Bellagio 15. Firenze zona stazione di  Castello:

Piscio Sangue – i punx + punx di tutti da vicino casa tua!
Bava – Crass v/s CCCP -Milano-
Mastic – power violence -Milano-
Forest Yell – hardcore lento e oscuro -Milano-
The Conflitto – post HC -La Spezia-

Tecnologia VOIP e censura in internet

Monday, February 16th, 2009

Questa è pesa!

Il Sen. D’Alia vuole censurare internet (perchè gli sta sur cazzo Feisbucch)

E poi rompono il cazzo per le intercettazioni dei telefoni VOIPp… su Scaipp il boss è imbrendibbile…. ma mi faccia il piacereee……

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/02/14/su-skype-il-boss-imprendibile.html

Ma sta robba è peggio der Vernacoliere! Bella sequela di cazzate

Madilastil’elastici?

Eh?

PUPPPPPPAAAAA!!!!

tributo a Muslimgauze – 12.2.2009 @ next emerson (FI)

Thursday, February 12th, 2009

GIOVEDI’ 12 FEBBRAIO 2009 dalle 19.00 alle 1.00

A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA DI BRYN JONES, IN ARTE
MUSLIMGAUZE”, UN TRIBUTO AL PROLIFICO ARTISTA SPERIMENTALE COSI’
FORTEMENTE INFLUENZATO DAL MONDO ARABO E DAL CONFLITTO PALESTINESE.

Image taken by Martin Parker from D.O.R.
Muslimgauze in una foto di Martin Parker (D.O.R.)

In console: Miki Semascus

biografia — Bryn Jones a.k.a. Muslimgauze: June 17, 1961 – January 14, 1999

Bryn Jones non era un musulmano e non ha mai viaggiato in Medio Oriente.
Il suo progetto Muslimgauze tuttavia, lo qualifica come uno degli
artisti occidentali più esplicitamente orientati in favore della
causa palestinese.
I suoi lavori concepiti e realizzati a Manchester dove ha sempre
vissuto sono tutti strumentali, mentre vere e proprie dichiarazioni
politiche sono rintracciabili nei titoli: “Fatah Guerrilla”, “Return
of Black September”, “Hebron Massacre”, “Vote Hezbollah”, “United
States of Islam”, “The Rape of Palestine” e molti altri.
“Una risposta musicale a fatti politici” : questa la risposta fornita
ogni qual volta gli venisse chiesto quali fossero le sue influenze o
ispirazioni.
Jones avrebbe potenzialmente potuto essere una figura molto
controversa se le sue pubblicazioni fossero state accessibili al
largo pubblico anzichè in edizioni estremamente limitate.
Nonostante questa mancanza di rilievo il suo suono rimane tra i più
influenti e incisivi dell’underground elettronico degli ultimi 20
anni: un suono contaminato tra campioni d’ambiente, atmosfere e
strumenti della tradizione medio-orientale e sud-asiatica e l’urto di
pesanti drones e ritmi compulsivi e ossessivi di matrice elettronica
(in tutta la sua carriera Bryn jones nn ha mai adoperato strumenti o
supporti di provenienza israeliana o americana).
Il progetto Muslimgauze si è tragicamente interrotto nel 1999 quando
Bryn Jones è improvvisamente morto per una rara malattia del sangue.
La sua discografia – 96 titoli al momento della sua morte – è più
che raddoppiata da allora, grazie a numerose ristampe e riedizioni,
ma anche grazie alo sterminato archivio di incisioni lasciatoci dal
musicista.
In Aprile è prevista l’uscita di una sua biografia per le edizioni
specializzate in musica dell’inglese SAF Publishing.
http://www.muslimgauze.info/
http://arabbox.free.fr/

Wasabi 8 bit party! – 13.2.2009 @ Wasabi (MI)

Thursday, February 12th, 2009

Venerdì 13 febbraio 2009 22 pm – 1 am

Wasabi 8 bit party!

Gameboy music con:

Pablito el drito

Tonylight

Arottenbit

Performance di bodypainting: Neshma

Wasabi, via Pollaiulo 8 Milano – Zona Isola  – MM2 Garibaldi – MM3 Zara

Entrata libera

Odio gli indifferenti

Tuesday, February 10th, 2009

Antonio Gramsci – Indifferenti

“Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.

L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?

Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

11 febbraio 1917