Kailash + TG video
da http://finale.noblogs.org/post/2007/09/20/kailash
Giovedì, Settembre 20, 2007
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kailash
Nessuno
al mondo ci è mai salito. Il Cristallo, il prezioso gioiello
delle nevi, centro dell'universo inviolato. Eccola l'espansione ad est,
nazisti con la scusa del lebensraum, spediti a morire –
rumeni e italiani, una faccia una razza – per includere quella Montagna
nell'Impero: "la più grande operazione militare terrestre di
tutti i tempi", e Stalingrado da sola bastò al risveglio nella
sconfitta. Nessuno può capire l'ostinazione degli uomini, altro
che storia e utilità. Poi verrà di nuovo la Cina, che
attende ansiosa lo stesso destino, la distruzione, perchè
lassù in cima la vita degli uomini non è permessa. E la
conquista è un no senza fine.
Il
punto più lontano dalla guerra è al suo interno, dove le
cose smettono di funzionare. Prima il tempo, poi tutto il resto.
Quando
le cose smisero di funzionare per Neil A. Megson, così come per
Guy E. Debord, il mondo si rivelò guerra di macchine e corpi, Kriegspiel
dove la condizione più ambita è quella di vittima,
così come insegna – sulla carta – il diritto internazionale. E
nella nudità il bivio, la via della massima visibilità e
quella del ritiro: due anni dopo l'uscita della Société du Spectacle nacquero i C.O.U.M. Transmission. Di sponda, il concetto di intrattenimento attraverso il dolore.
In quel concetto venne isolato ciò che lo spettacolo propinava quotidianamente, il "vero" della guerra,
nel suo reale valore di merce, la più raffinata di tutte. Tutto
ciò che fa rabbrividire genera dipendenza, se spacciato per
vero, montato e distribuito. Impacchettato, serializzato: vende come
niente altro. La sovraesposizione della morte, del collasso
industriale, avrebbe dovuto risvegliare dal consumo di informazione e
dall'abuso di una realtà differità. Sapevano che non ci
sarebbero mai riusciti: nel 1980 quel Neil Megson (aka Genesis
P-Orridge) disse a Gabriele Ansaloni (aka Red Ronnie) "E' in atto la
terza guerra mondiale ed è la guerra delle informazioni e la
stiamo perdendo dovunque". Avrebbero almeno potuto conservare il dono
del nome per non fornire al nemico l'arma finale, la manipolazione
dell'identità. In ogni caso, l'anno dopo la "missione" fu
dichiarata conclusa. Con o senza successo, non è dato sapere,
neanche Google lo sa.
A parte il fatto che, passati ventisei anni, mi sono ritrovato –in a foreign time, in a foreign land– a spendere venti euro per quella copertina e un braccialetto in osso. Attratto dalla nuda Montagna inconquistabile. E un subliminale che in pochi, tra i ghiacci, avranno notato.
Link Throbbing gristle video su youtube:
http://it.youtube.com/results?search_query=THROBBING+GRISTLE+&search=Cerca