Muore a 102 anni Albert Hofmann padre dell’LSD
dal sito de La Repubblica, articolo del 30 aprile 2008
Il 16 aprile del ’43 individuò la droga simbolo degli hippy e della Beat generation
fece su di sè molti test ed ebbe alcune overdose senza riportare danni al cervello
Morto a 102 anni Albert Hofmann
scoprì Lsd e ne descrisse gli effetti
Nel 2006, per il suo centesimo compleanno, ne condannò la distribuzione
ma sottolineò "è speciale, agisce sulla coscienza che ci distingue dagli animali"
Morto a 102 anni Albert Hofmann scoprì l’Lsd e ne descrisse gli effetti
Il chimico svizzero Albert Hoffman, nel 1943 scoprì l’Lsd
ZURIGO – E’ morto all’età di 102 il chimico svizzero Albert Hofmann. Nel 1943 scoprì l’Lsd, ‘la droga magica’ che tra la fine degli anni sessanta e l’inizio dei settanta ebbe una influenza fondamentale nella cultura della Beat generation. Hofmann iniziò la sperimentazione su se stesso e descrisse le prime esperienze scientifiche psichedeliche della storia. Durante gli esperimenti incorse in varie e pericolose overdose, dalle quali uscì indenne e senza alcun danno alla sua materia grigia, tanto da arrivare lucido all’età di 102 anni.
Lo scienziato, nato l’11 gennaio 1906 a Baden, è morto ieri nella sua casa di Basilea, secondo quanto riporta oggi il sito californiano del Multidisciplinary Association for Psychedelic Studies, a pochi giorni di distanza dalla scoperta che lo rese famoso. Il 16 aprile del 1943, un venerdì pomeriggio, mentre lavorava nei laboratori del gruppo farmaceutico svizzero Sandoz di Basilea, una piccola quantità di questa sostanza gli scivolò su una mano durante un esperimento di laboratorio. Subito percepì "una significativa irrequietezza, unita ad un lieve capogiro" e decise di bloccare il suo lavoro. "Arrivato a casa", raccontò, "mi stesi e caddi in uno stato non spiacevole, con sintomi simili all’intossicazione, caratterizzati da una immaginazione estremamente stimolata".
Tornato tra le provette il lunedì successivo, Hofmann era convinto di aver vissuto la singolare esperienza per via dei fumi del solvente al cloroformio che aveva utilizzato. Ma inalando ancora per ripetere l’esperienza, non successe nulla, e così il chimico si convinse che doveva avere ingerito l’acido che studiava: "Lsd mi aveva parlato – raccontò con un sorriso – Era venuto da me dicendo, ‘mi devi trovare’". Così, a piccolissime dosi, Hofmann testò ancora l’acido lisergico il 19 aprile 1943, ma a fine giornata per tornare a casa in bici si fece accompagnare da un assistente e raccontò di aver segnato nella memoria quella data come "la giornata della bicicletta".
Hofmann si era laureato in chimica all’Università di Zurigo nel 1929, e ben presto divenne direttore di ricerca nel dipartimento dei prodotti naturali della casa farmaceutica Sandoz e iniziò a studiare l’ergot, un fungo velenoso, usato per secoli dalle ostetriche per accelerare il parto. La ricerca puntava a isolarne la sostanza chimica che produceva questo effetto. Ci riuscirono negli Stati Uniti, e chiamarono ‘acido lisergico’ la sostanza attiva: su questa Hofmann cominciò i suoi studi, per ottenere composti utili in medicina.
Il lavoro di Hofmann sull’ergot ha prodotto una serie di farmaci importanti, come per esempio quello utilizzato ancora oggi per prevenire l’emorragia dopo il parto. Ma è stato il 25esimo composto da lui sintetizzato nel 1938, la dietilamide dell’acido lisergico (LSD), a renderlo famoso e ad avere il maggior impatto a livello mondiale.
La Sandoz mise Lsd sul mercato nel 1949, sotto il nome di Delysid. Visto che la condizione vissuta sotto il suo effetto era simile a una "malattia mentale sperimentale", venne considerato uno strumento prezioso nella psicoterapia: aiutava il terapista a trovare accesso all’inconscio del paziente. Fu così che pazienti e volontari intrapresero i "viaggi dell’anima" e fecero esperienze di fuoriuscita dal corpo.
Poi nel 1951, il chimico propose a un celebre amico, lo scrittore tedesco Ernst Junger, che faceva uso di mescalina di prendere l’LSD insieme. "E’ stato il primo test di ‘viaggio psichedelico’ programmato", raccontò Hofmann, spiegando che a casa sua con l’amico avevano suonato musica di Mozart e bruciato incensi giapponesi.
Con la diffusione dell’acido lisergico, la Cia e l’esercito americano dimostrarono il loro interesse per l’allucinogeno come strumento di lotta politica e militare (così come avvenne per l’Mdma, le amfetamine e la cannabis). Iniziarono così una serie di esperimenti segreti che prevedevano la somministrazione inconsapevole a numerosi soldati e civili. Ma le conseguenze sulle persone coinvolte, che non erano volontarie e non sapevano cosa stesse succedendo, in alcuni casi le reazioni furono piuttosto drammatiche.
Tra la fine anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 l’LSD divenne uno strumento spirituale, mistico e religioso. Come diceva il titolo del libro di Aldous Huxley, narratore e saggista inglese, l’Lsd apriva "Le porte della percezione". (Jim Morrison si ispirò a questo libro per dare il nome al suo gruppo The Doors).
Nel 1956 si coniò il termine "psichedelico" derivante da psiche (anima, mente) e delos (rilevatore o manifestatore). Sempre in quel periodo, Timothy Leary, docente di psicologia presso la Harvard University, si fece promotore di un movimento psichedelico, sostenendo la "politica dell’estasi" e considerando il consumo di Lsd un mezzo per la liberazione dai vincoli sociali.
San Francisco, in California, divenne il fulcro della "nuova cultura delle coscienze". L’acido lisergico fu diffusissimo, con la marijuana, tra gli hippy, che li consideravano strumenti per entrare in maggiore sintonia tra le persone e per facilitare una convivenza pacifica. Musicisti come i Beatles cantavano in codice i loro "trip" allucinogeni: la canzone "Lucy in the Sky with Diamonds" venne sospettata di voler trasmettere, con le iniziali del suo titolo, un messaggio di incitamento all’uso dell’Lsd. In generale il rock fu molto influenzato, fino a dar vita al filone psichedelico, che ebbe uno dei suoi punti più alti con i Pink Floid. Molti artisti e letterati si ispiravano alle esperienze psichedeliche, esaltate dalla Beat generation di Jack Kerouac e Allen Ginsberg.
Nel 1965 Leary, nel frattempo divenuto il guru dell’Lsd, e i suoi collaboratori vennero espulsi dall’Università. Ma il gruppo di ricercatori di Harward iniziò un’opera di propaganda del consumo, convinti che l’acido lisergico facilitasse l’espansione della coscienza e la liberazione dell’uomo.
La protesta giovanile scatenò un’ondata repressiva e l’Lsd divenne oggetto di una dura campagna mediatica. Nel 1966 la Sandoz cessò la vendita e un anno dopo l’Lsd venne messo al bando. Nel 1969 il festival di Woodstock, (dove mezzo milione di ragazzi raggiunsero lo stato di New York per assistere alla tre giorni di musica, amore, pace, e droghe), rappresentò il top del movimento psichedelico ma al tempo stesso l’inizio della sua fine.
Albert Hofmann, in quello stesso periodo, scrisse il libro "Lsd, il mio bambino difficile". Negli anni Settanta la droga psichedelica aveva già perso la sua importanza e da "sostanza-sacramento", divenne una diffusissima droga di piacere. La visione ‘sacra’ dell’Lsd sopravvisse in un piccolo rifugio: dei vecchi hippy continuarono a celebrare la droga di culto a Goa, in India. La riscoperta dell’Lsd è avvenuta negli anni Novanta con la diffusione dei rave party.
Nel 2006, in occasione del suo centesimo compleanno, Hofmann ne condannò la distribuzione e sottolineò che si tratta comunque, "di un prodotto speciale in quanto agisce sulla coscienza, che ci distingue dagli animali. Conosco l’Lsd, non ho più bisogno di prenderlo. Forse farò come Aldous Huxley che lo chiese a sua moglie per sopportare il dolore dell’agonia per un cancro alla gola".
(30 aprile 2008)
info:
http://www.hofmann.org/
http://fusionanomaly.net/alberthoffman.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Albert_Hofmann
http://it.wikipedia.org/wiki/LSD