La fine dell’era berlusconiana

Nel 1993 lo scoppio della bomba in via dei Gergofili a Firenze aprì una nuova era: un’era di governanti mafiosi, di intrattenitori e pessimi imprenditori coglioni riciclati in politici, di indagini nelle case dei compagni, di repressione sempre più incalzante.

Oggi, dopo lo spoglio dei voti a Milano e a Napoli, e in altre città italiane, questa era sembra essere giunta al termine.

Nel ’94 Firenze era una città viva che contava 5 centri sociali autogestiti più varie case e palazzine occupate da vari movimenti.
L’anfiteatro delle Cascine garantiva un flusso pressochè ininterrotto di hashish e marijuana nonchè un grande punto di riferimento e luogo di aggregazione per migliaia di giovani tutte le sere da giugno a settembre.

Adesso non voglio dare la colpa della decadenza della mia città solo al centro destra, perchè comunque anche la giunta così detta di sinistra a Firenze ha fatto i suoi lavoracci sporchi e merdosi, ma non posso non essere felice per i risultati di queste elezioni amministrative.

cito da qui http://it.reuters.com/article/topNews/idITMIE74T0GD20110530 :

Voto, De Magistris vince a Napoli, ballottaggi al centrosinistra
lunedì 30 maggio 2011 17:24

ROMA (Reuters) – I candidati di centrosinistra hanno vinto i più importanti ballottaggi per l’elezione a sindaco, in una tornata elettorale a cui lo stesso premier Silvio Berlusconi aveva attribuito nelle scorse settimane un carattere politico nazionale.

A Napoli Luigi De Magistris, candidato dell’Idv e della Federazione della sinistra, che al primo turno aveva superato a sorpresa l’uomo del Pd strappandogli l’accesso al ballottaggio, è al 65,28%, con 700 sezioni scrutinate su 886. Mario Lettieri, candidato del Pdl che aveva vinto al voto del 15-16 maggio, è invece al 38,52%.

A Milano, dove l’affluenza degli elettori non è calata al contrario del resto d’Italia, Giuliano Pisapia, già vincitore del primo turno, è al 55,14% con 1.195 sezioni scrutinate su 1.251, mentre Letizia Moratti, sindaco uscente, è al 44,85%.

A Trieste, città dove il centrodestra si era diviso tra Pdl e Lega Nord, favorendo al primo turno il centrosinistra, e dove l’estrema destra aveva avuto un forte risultato, Roberto Cosolini (Pd) è al 57,45%, quando mancano solo quattro sezioni alla fine dello scrutinio. Roberto Antonioni, del Pdl, ex sottosegretario, è al 42,55%.

A Cagliari è in testa il candidato del centrosinistra Massimo Zedda (Sel) con il 58,78% dei voti, rispetto al 41,22% di Massimo Fantola, con 107 sezioni scrutinate su 175.

A Varese invece i risultati definitivi assegnano la vittoria al centrodestra, con il 53,89% andato a Attilio Fontana, sindaco uscente. Ma a Gallarate, grosso Comune del varesotto dove centrodestra e Lega Nord si erano divisi e al primo turno aveva vinto il centrosinistra, primo cittadino sarà probabilmente Edoardo Guenzani, del Pd, col 54,6% dei voti quando le sezioni scrutinate sono 39 su 49.

Ad Arcore, nota per essere la residenza del premier Berlusconi, il centrosinistra ha vinto col 56,6% di Piera Rosalba Colombo, mentre al centrodestra di Enrico Perego è andato il 44,4%.

Anche a Novara vince il centrosinistra, col 52,91% di Andrea Ballarè Mauro Franzinelli, del centrodestra, è al 47,1%. E a Grosseto, con 67 sezioni su 75 scrutinate, Emilio Bonifazi (Pd), è al 57,31%, contro il 42,68% di Mario Lolini (Pdl).

A Rovigo è invece in testa il candidato del centrodestra Bruno Piva, con il 51,05% dei voti quando mancano 6 sezioni alla fine dello scrutinio. Federico Frigato, del centrosinistra, è al 48,94%.

A Rimini, 100 sezioni su 143, il centrosinistra è primo con Andrea Gnassi, al 52,56%, mentre Gioenzo Renzi, del centrodestra, è al 47,43%

Ieri e oggi si votava anche in Calabria. A Cosenza, il candidato del centrodestra e dell’Udc Mario Occhiuto è al 53,23%, con 76 sezioni scrutinate su 82. Enzo Paolini, del centrosinistra, è al 46,76%.

A Crotone, 62 sezioni su 74, è invece in testa, al 59%, Peppino Vallone, del centrosinistra. Fermo al 40,99% Dorina Bianchi, ex parlamentare Pd poi passata all’Udc, sostenuta dal centrodestra.

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kill fascism everywhere

One Response to “La fine dell’era berlusconiana”

  1. neuropolitik Says:

    Niente in Comune
    http://neuropolitik.blogspot.com/2011/05/niente-in-comune.html