fonte: http://geigerdysf.splinder.com/post/20771442/Ruggine+nr.1+-+rivista+di+fant
Ruggine nr.1 – rivista di fantascienza radicale
“Così come la ruggine modifica i rifiuti metallici, regalandogli nuova consistenza e sfumature di un colore intenso, la nostra immaginazione interagisce con la realtà e la trasforma. I racconti che troverete nelle pagine di Ruggine, dal surreale e tenerissimo Licheni, passando per l’incubo claustrofobico di Occhio sbarrato fiero, per finire dentro il ventre del corpo legislativo in Gravidanza asociale (per citarne solo alcuni), parlano del nostro presente, sfidandovi a riconoscerlo nelle fasi della sua deformazione.”
Così recita l’editoriale di presentazione del nr.1 di Ruggine, rivista autoprodotta dedicata alla narrativa italiana di fantascienza radicale e steampunk, legata ai circuiti di autoproduzione di alcuni centri sociali, come ask191 di Palermo, o il csa Next Emerson di Firenze, attenti anche a quanto di nuovo sta emergendo dallo steampunk, con eventi e incontri dedicati alla presentazione della "Guida steampunk all’apocalisse" di Margaret Killjoy (www.agenziax.it/) o del cortometraggio "The Mysterious Geographic Exploration of Jasper Morello" di Anthony Lucas, fra do-it-yourself e controcultura.
SOMMARIO
racconti
CHANANKE di Ginox 5
Giosuè, Jona, Gianadelio, Calogero e Santo
di Franco Binelli 6
BABAU OLIO SU TELA di Ginox 25
CHANANKE: HIDEO di Ginox 28
LICHENI di Pinche 30
OCCHIO SBARRATO FIERO di regina zabo 37
GRAVIDANZA ASOCIALE di Alberto Prunetti 51
CHANANKE: IL PITTORE VEGGENTE di Ginox 53
NUDA FORZA della Catastrophone Orchestra 54
CHANANKE: HELEN di Ginox 74
poesie
[ ] di C 22
[PASSEGGERO 913087] di Beta 23
[INCOMPLETO] di Beta 23
Editoriale
Se pensate che in tempi di crisi la cosa migliore da fare sia aspettare, con le braccia conserte e lo sguardo assente, un nuovo miracolo che venga a risollevarci dal baratro in cui siamo caduti, probabilmente non troverete interessante continuare a leggere queste righe.
La crisi è l’ennesima conseguenza di un sistema votato al collasso che ci vuole spaventati e rassegnati, l’ennesimo spettro che ci terrorizza, non il primo e sicuramente nemmeno l’ultimo. Nelle discariche che costituiscono la geografia esaurita di un mondo violentato quotidianamente da un progresso (altra parola magica di fronte a cui tutti dovrebbero inchinarsi, fino a spezzarsi) che è fatto di morte, sfruttamento, sperimentazioni, distruzioni e “necessarie” ricostruzioni, ci muoviamo ormai da tempo immemorabile, cercando i pezzi di ricambio per ridisegnare un altro modo di vivere.
Così come la ruggine modifica i rifiuti metallici, regalandogli nuova consistenza e sfumature di un colore intenso, la nostra immaginazione interagisce con la realtà e la trasforma. I racconti che troverete nelle pagine di Ruggine, dal surreale e tenerissimo Licheni, passando per l’incubo claustrofobico di Occhio sbarrato fiero, per finire dentro il ventre del corpo legislativo in Gravidanza asociale (per citarne solo alcuni), parlano del nostro presente, sfidandovi a riconoscerlo nelle fasi della sua deformazione.
Un percorso di segni e disegni che accompagnano la metamorfosi della quotidianità, traslandola in un altro spazio-tempo (non importa se passato o futuro), proiettandola in un’altra dimensione che è quella del possibile.
Ed è qui, in queste immateriali zone di transito che le nostre utopie trovano un luogo, i nostri desideri forma e voce, le nostre paure escono allo scoperto, perché dobbiamo farci i conti e, forse, esorcizzarle.
Siamo convinti che la realtà in cui siamo immersi non segua nessun destino ineluttabile, ed è per questo che possiamo prenderne le distanze, per riderci sopra prendendola sul serio, per ironizzare sui paradossi che la compongono, per costruirne un’altra, iniziando a immaginarla, mentre lottiamo contro i mulini a fusione nucleare.
La rivista è liberamente scaricabile in pdf a questo link: http://collanediruggine.noblogs.org/
qui potete scaricare il nr.0: http://collanediruggine.noblogs.org/gallery/3044/ruggine.pdf