Archive for the ‘dischi fonografici’ Category

Space Age Pop Music: la Musica Pop dell’Era Spaziale

Friday, May 16th, 2008

Due anni fà Giovanni, il mio vicino di casa di allora, mi ha
regalato una cesta di LP originali degli anni Cinquanta-Sessanta-Settanta con mia grande
gioia ed eccitazione… Non capita tutti i giorni che un amico ti
faccia un regalo del genere!!! Anzi a dire il vero non mi è mai capitato in vita mia… Spesso capita che qualcuno mi regali dei dischi ma non un’intera cesta (di quelle per i cartoni del latte, e piena zeppa!). Giovanni diceva che non aveva un giradischi con cui ascoltare quei dischi e sapeva che io avrei aprezzato quei vinili. Sto ancora esplorando il contenuto della cesta che
consiste in una cinquantina di LP (introvabili se non nei negozi per collezionisti di vinili vintage): una decina di vere e proprie rarità del genere "musica pop dell’era
spaziale" o "space age pop" (Tony Mottola, Doc Severinsen, Charles Magnante, Warren Kime,
Enoch Light
– vedi foto copertine qui sotto) etichetta statunitense Command, altri dieci (più o meno) dischi dell’etichetta statunitense Pickwick, the Jazz Crusaders (Lighthouse ’68), un disco di Frank Lowe (Black Beings) etichetta jazz culto ESP-Disk originale degli anni settanta, uno di Ahmad Jamal Trio, dei dischi stampe originali americane di musica classica e contemporanea (Liberace, la suite del Grand Canyon di Ferde Grofe), un po’ di swing (Duke Ellington, Benny Goodman, Artie Shaw, Chick Webb, Fats Waller), soul (Ray Charles, Brooke Benton, Dionne Warwick) e pop (Steve and Eydie Sing), due dischi per imparare a suonare la chitarra folk e blues (adoro questi dischi!), musica jazz e folk svizzera (Musica Helvetica, Lightly Swiss 9+10) più altre robe country western da me sconosciute (Tompall Glaser, Glen Campbell, Tony Bennet eccetera). Inoltre la cesta conteneva anche una trentina di dischi a 45 giri del periodo rock’n’roll/beat ’60 italiano: Nico Fidenco, Celentano, Morandi, Bobby Solo ed altre porcherie del genere (non la reggo quella roba ma alcuni 7" rock’n’roll non sono male!) . Una miniera d’oro per un appassionato di vinili come me… 
🙂

Ecco alcune foto e alcune scansioni delle copertine di queste perle sconosciute e/o dimenticate dell’era spaziale:


The big band’s back in town. Starring Doc Severinsen (LP 1a stampa USA 1962 Command)



Tony Mottola
– Roman guitar volume two (LP 1a stampa USA 1962 Command) 



Charles Magnante
– Romantic accordion (LP 1a stampa USA Command)



Tony Mottola
– Command Performances (LP 1a stampa USA 1972 Command) 



Tony Mottola
– Roman Guitar (LP 1a stampa USA 1960 Command) 


The Brass Choir conducted by Warren Kime – Brass Impact (LP 1a stampa USA Command) 



Enoch Light
and his Orchestra – The million dollar sound of the most precious violins (LP 1a stampa USA 1959 Command 



Herb Alpert
– This guy’s in love with you / Simon and Garfunkel – Mrs. Robinson (split 7" 45 giri edizione italiana per juke box 1968 A&M/CBS)

space age pop album

Mentre scattavo queste foto Bubu, il mio gatto, mi guardava
insospettito -di solito dorme sul divano dove ho appoggiato i dischi
per fotografarli- zampettava e giocava con le copertine e le
annusava… Credo che ami la musica perchè di solito quando
ascolto un disco si piazza sulla sedia proprio di fronte
all’altoparlante, chiude gli occhi e inizia a "viaggiare nell’iperspazio"…

Un ringraziamento speciale a Giovanni per il suo fantastico regalo… Grazie mille!!!!! 

Il vostro amichevole vicino… THX 1138  

Info:

http://en.wikipedia.org/wiki/Space_age_pop 

http://www.spaceagepop.com/ 

http://spaceagepopagogo.tripod.com/ 

Les Baxter (vedi http://en.wikipedia.org/wiki/Les_Baxter o http://www.spaceagepop.com/baxter.htm) torrents:

http://btjunkie.org/search?q=les+baxter 

Invasione Olandese a Firenze

Thursday, May 8th, 2008


IPP – Image: THX 1138 (2008)

da una mail di Andrea Mi

Giovedì 08 Maggio 2008 _ ore 18.30 _ INGRESSO LIBERO
COMBO LOUNGE:: aspettando CITY.MIX
Combo Shop, Largo F.lli Alinari 23-25, Firenze
Combo Lunge propone una serie di esclusive performance audiovisive,
installazioni ed esposizioni firmate dai talenti che animano le scene
di Firenze, Amsterdam, Colonia e Londra, come preludio alle notti
della Stazione Leopolda, ognuna dedicata ad una città e alla sua
scena più innovativa, con partner d’eccezione, produttori e
miscelatori di suoni futuribili, artisti visivi e performer
rivoluzionari. Ogni appuntamento, ad ingresso libero, sarà
un’occasione unica per assistere ad un live appositamente creato in
combinazione (in combo, appunto) tra due artisti ma anche per
ottenere biglietti gratuiti d’ingresso alle serate City.Mix e
lascerà, nella boutique, una piccola esposizione di opere visive e
installazioni come segno tangibile del proprio passaggio, visitabile
fino all’evento successivo.
ComboLounge è un progetto di Andrea Mi in collaborazione con Intooitiv.
COMBO LOUNGE > AMSTERDAM
TOM TRAGO_ live/dj set
PARRA _ video graphic showcase


Venerdì 09 Maggio 2008 _ ore 23.00_ INGRESSO LIBERO
CITYMIX > AMSTERDAM
STAZIONE LEOPOLDA _ viale Fratelli Rosselli _ Firenze
:: PARRA SOUNDSYSTEM (Rush Hour, Amsterdam) _ mixed media live + dj set
Un eclettico colletivo di dj, produttori e designer, fondato da
Parra, che coniuga arte e club culture evoluta negli eventi cult
“Baguette Frappant”, tra segni grafici, action painting e beat
elettronici.
:: TOM TRAGO (Kindred Spirits, Amsterdam) _ live
L’eroe del Plastic People di Londra, del Paradiso di Amsterdam e del
Le Paris Paris disegna un sound che sintetizza techno, l’hip hop,
eredità disco e spirito funk.


Sabato 10 Maggio 2008 _ ore 23.00 _ INGRESSO 12/10 EURO (CON
CONSUMAZIONE)
CITYMIX > ROTTERDAM
STAZIONE LEOPOLDA _ viale Fratelli Rosselli _ Firenze
:: LITERON aka GERD (Fortek, Novamute)_ live
Uno dei più prolifici talenti olandesi. Braccio destro di Speedy J
nella serie Collabs 200. Carl Cox e Richie Hawtin vanno matti per i
suoi paesaggi sonori minimali rotti da inflessioni deep techno.
:: MONICA ELECTRONICA (Infamous mudclub) _ dj set >
La nuova star femminile delle consoles olandesi ha già suonato in
mezzo mondo. I suoi set dichiarano esplicite preferenze per le linee
di basso rotonde e potenti e per i beats più coinvolgenti.
:: MEDIAONTWERPERS (Sound Architecture) _ live visuals / installation >
Mediaontwerpers è un collettivo di giovani Multimedia artist, che
costruiscono installazioni interattive e live visuals combinando arte
visiva, sound e interaction design.
City Mix è un progetto di Andrea Mi in collaborazione con Intooitiv.
City Mix è un viaggio tra le capitali europee della creatività
elettronica e del clubbing evoluto, città capaci di raccogliere e
promuovere ricerca e sperimentazione, ridisegnando i contorni di una
cultura all’insegna della condivisione digitale e del networking.

saluti dal vostro amichevole vicino

THX 1138

link:

http://www.rushhour.nl/

Record Store Day: 19 aprile 2008

Thursday, April 17th, 2008


Rock Bottom Records via degli Alfani 34 rosso, Firenze. Tel: 055/245220; foto: THX 1138 (2007) http://www.rockbottomrecords.it/

da una mail inviatami oggi da Danex (Dee Jay Mix – via Il Prato 27 Firenze; tel: 055/2645638):

Data: Thu, 17 Apr 2008 15:52:55 +0200
Dimensione: 4 KB

Ciao a Tutt*,
questo un articolo (e una bella iniziativa) pubblicato su repubblica qualche giorno fa.

La musica non puo’ essere ridotta a uno scadente file del computer…
e il vinile si sta candidando in questi tempi veramente a formato immortale.
Saluti.
Danex.


http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/spettacoli_e_cultura/appello-dischi/appello-dischi/appello-dischi.html?ref=search

I grandi del rock a favore della giornata per salvaguardare le piccole rivendite
decimate dal crollo degli acquisti dei cd e dal download. Iniziativa il 19 aprile
"Salviamo quei negozi di dischi
lì c’è l’anima della musica"
Alla petizione hanno aderito anche McCartney, Spingsteen, Gabriel, Moby e Green Day
Per il cinema Billy Bob Thorton e Cameron Crowe: "Più che negozi un mondo di sogni"
di CARLO MORETTI

"Salviamo quei negozi di dischi – lì c’è l’anima della musica"

ROMA – "Nessun luogo può cambiare la tua anima più dei piccoli negozi di dischi". Forse ha proprio ragione lo scrittore inglese Nick Hornby, che li venera con la forza di un culto: tra quegli scaffali pieni di titoli entri chitarrista ed esci batterista, arrivi per chiedere l’ultimo successo in classifica ma c’è sempre qualcuno capace di farti cambiare idea, di farti scoprire un mondo, di darti una chance per crescere e per diventare migliore. L’autore di "Alta fedeltà", il bellissimo romanzo del ’95 ambientato in un negozio di dischi di Londra, è tra i firmatari di una petizione in difesa di questi negozi indipendenti ormai a rischio estinzione visto l’affermarsi del download illegale e dei negozi virtuali sorti in questi ultimi anni su Internet.

La petizione lanciata per sostenere il "Record store day" in programma in America sabato 19 aprile, rimbalzata in tutto il mondo con gran clamore, vede affiancati i nomi più importanti dello star system musicale, da Bruce Springsteen a Paul McCartney, da Chuck Berry a Damon Albarn. Ma ci sono anche personaggi noti del cinema, come l’attore Billy Bob Thornton e il regista Cameron Crowe, che non hanno fatto mancare il loro appassionato sostegno alla causa: "Lunga vita ai negozi di dischi" osserva Crowe "e a quei ragazzi e a quelle ragazze che girando la chiave aprono ogni giorno la porta verso un mondo di sogni".

Il 19 aprile migliaia di piccoli rivenditori indipendenti agiranno come se fossero uno soltanto. Ci saranno azioni coordinate di marketing, verranno distribuiti gadget e borse con il logo dell’iniziativa, ci saranno spettacoli e concerti per far sentire la voce di decine di artisti che non si rassegnano a veder chiudere il negozio giù all’angolo. Siamo di fronte al grido di dolore di una generazione superata e tradita da Internet? Il "Giorno del negozio di dischi" rappresenta solo il canto del cigno di una specie destinata all’estinzione? A giudicare da alcuni segnali di riscatto per i vecchi dischi in vinile, con la recente e decisa impennata delle vendite (+ 25% nella sola America), proprio non si direbbe.

I Metallica, strenui oppositori del download illegale, hanno scelto il "Record Store Day" per presentare la riedizione in vinile di due loro album classici, Kill ’em all e Ride the lightning: i quattro eroi dell’heavy metal il 19 aprile si esibiranno all’interno del negozio di dischi "Rasputin Music" di Mountain View, vicino San Francisco. Anche Elvis Costello ha deciso che il suo prossimo disco Momofuke verrà pubblicato solo in vinile e non nel formato cd. E al vinile sono tornati nel tempo i Radiohead, i Nine Inch Nails, i Pennywise. Se il mercato del vinile continuerà con questo interesse e a questi tassi di crescita, il download sarà solo uno dei modi per avvicinare la musica, non l’unico, e per i negozi di dischi si aprirà la possibilità di una seconda giovinezza.

Questo almeno spera chi li considera dei punti di aggregazione insostituibili e dei formidabili motori per la diffusione della cultura che non hanno ancora trovato un degno sostituto nell’asettico mondo di Internet: "Cosa ascolti quando entri nel tuo negozio favorito per il download?" si chiede Nick Hornby. "Niente. E chi incontri? Nessuno. Chi ti consiglierà di smetterla di ascoltare questo e di cominciare ad ascoltare quest’altro? I negozi dischi non possono salvarti la vita, ma possono dartene una migliore". Tanto entusiasmo viene condiviso anche da Don Was, musicista e per anni produttore di Bob Dylan e dei Rolling Stones: "In principio fu il negozio di dischi, un tempio moderno con i suoi sacerdoti e i suoi iniziati, santo ricettacolo dei ritmi e delle rime più sacre. In confronto" osserva il musicista di Detroit "Internet sembra un’asettica stanza d’ospedale".

In Italia del "Record store day" si sa ancora poco. E se la voce di un possibile riscatto non risolleverà le saracinesche di tanti negozi storici, fa però felice i collezionisti di dischi […]

(9 aprile 2008)

Audio: diggitale o analoggico???

Friday, April 4th, 2008

 Dischi a 33 giri

Il sistema Bocko: un nuovo algoritmo di compressione dei dati audio sviluppato all’università statunitense di Rochester che prende il nome dal suo creatore Mark Bocko. A me sembra un gran pacco, l’ennesima bufala degli espertoni informatici in materia di audio, questi cervelloni statunitensi dicono che non c’e’ differenza fra la qualità dell’audio digitale compresso (mp3, cd, e questo ultimo ritrovato della tecnologia di cui si sa ben poco) e quella dei dischi di vinile (lp, 45 giri, eccetera). In realtà il nuovo algoritmo di compressione ha poco in comune con i file mpeg-1 audio layer 3 (più conosciuti come mp3), ma è un tipo di audio generato da un computer simile ai file midi usati dai sintetizzatori virtuali che ricrea "virtualmente" il suono di uno strumento musicale. Qui si puo’ ascoltare la diffrerenza tra il formato mp3 e il formato Bocko: http://www.repubblica.it/popup/servizi/2008/compressioni/compressioni.html
Essendo io un vero e proprio maniaco del disco in vinile non mi fido molto delle dichiarazioni di chi secondo me vuole solo rivenderci l’ennesima ciofega elettronica per evidenti fini di lucro. Forse non sono imparziale essendo un accanito collezionista di vecchi dischi in vinile originali (e non), ma anche ammettendo che non c’è perdita di qualità, come dichiarano gli studiosi, non sarebbe solo questo il problema: le grandi copertine dei dischi di vinile non hanno forse il loro fascino? A me personalmente non dispiace ascoltare un vecchio disco graffiato che sfrigola e scoppietta come una padella di olio bollente dove si friggono delle patatine, sarà che sono un sentimentale… comunque qui sotto c’e’ l’articolo leggetevelo e traete le vostre conclusioni, io personalmente rimango affezionato ai vecchi LP che fra l’altro stanno avendo un revival e una ripresa delle vendite (stanno ricomparendo anche nelle varie catene di negozi specializzati come Ricordi ed altri), senza contare che le vendite dei giradischi Technics MK2 e altri modelli analoghi già nel 2000 hanno superato di gran lunga le vendite di chitarre elettriche (fino ad allora gli strumenti più venduti nel mondo) in una vera e propria inversione di tendenza… Questo come ce lo spiegano gli esperti? Non sarà che la gente si sta rendendo conto dei pacchi che hanno preso a partire dall’avvento dei compact disc? Ai posteri l’ardua sentenza

Il vostro amichevole vicino…

THX 1138

da http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/musica-digitale/musica-compressa/musica-compressa.html

TECNOLOGIA & SCIENZA

Annuncio di un gruppo di scienziati dell’università Usa di Rochester
con la nuova tecnologia dati immagazzinati con enorme risparmio di spazio

Musica digitale, ecco l’erede dell’Mp3
venti secondi di clarinetto in 1Kb

"Il computer riproduce l’originale basandosi su tutto quello che sa sullo strumento"
L’esperto: "Ma il suono non viene compresso, è generato come nei file midi"
di GIOVANNI GAGLIARDI

Musica digitale, ecco l’erede dell’Mp3 venti secondi di clarinetto in 1Kb

ROMA – Venti secondi di suoni prodotti da un clarinetto in appena 1 kilobyte di spazio. E’ quello che sono riusciti ad ottenere gli scienziati dell’università statunitense di Rochester. Mark Bocko, professore in progettazione elettrica e computer, assistito da Xiaoxiao Dong e Mark Sterling, hanno messo a punto una tecnologia che rappresenta informazione musicale con un’efficienza 100 superiore a quella dell’Mp3. Risultato: una brano può essere misurato in kilobyte anziché megabyte. Per capire l’enorme guadagno di spazio basta fare due conti: un megabyte equivale a 1000 kilobyte. E in un cd da un’ora, di megabyte ce ne stanno 650. Ma c’è già chi avanza molti dubbi.

L’annuncio dell’equipe di studiosi americani è stato fatto all’International Conference on Acoustics Speech and Signal Processing. Nulla a che vedere con le tradizionali tecniche di compressione: questo nuovo approccio cerca di ricreare musica grazie a una prestazione virtuale: "Nel suonare la musica il computer riproduce le prestazioni originali basandosi su tutto quello che sa circa i clarinetti e su come si debbano suonare", hanno spiegato gli scienziati. Insomma, non una riproduzione digitale del suono precedentemente registrato, ma una vera e propria nuova performance. Il suono, invece di essere riprodotto viene ricomposto, ed è conservato con una quantità enorme di dati in meno.


I DUE FORMATI AUDIO A CONFRONTO

"Non si tratta di compressione di audio che proviene dal mondo fisico, ma di generazione di suono sintetico, una sorta di Midi", spiega Leonardo Chiariglione, fondatore e presidente del gruppo Mpeg, il comitato tecnico dell’ISO incaricato di definire degli standard per la rappresentazione digitale di audio, video e altri tipi di contenuti multimediali. "Non ho dubbi che la gente di Rochester abbia fatto un buon lavoro modellando la fisica del clarinetto – aggiunge Chiariglione -. Il problema è che queste cose le avevamo già fatte molti anni fa, tant’è vero che sono già previste nello standard Mpeg-4 e vanno sotto il nome di Structured Audio".

Bisogna aggiungere che le notizie che arrivano da Rochester non sono molte. La procedura messa a punto, per ora, non prevede contemporaneità di suoni e non viene spiegato come si possano riprodurre segnali non originati da fonti tradizionali. I testimoni che hanno assistito ai primi esperimenti, di cui riportiamo un esempio, spiegano che è difficile distinguere una performance umana registrata in Mp3 e una ‘virtuale’, realizzata usando il nuovo formato di compressione. E, inevitabilmente, si torna all’eterna querelle tra analogico e digitale o, come puntualizza Chairiglione "tra performance reale e performance virtuale".

"Alcuni pensano che il vinile sia più caldo del cd – dice senza esitare Leonardo Chiariglione – e non ho naturalmente nulla da dire sui gusti altrui. La musica che esce dal cd è indistinguibile dall’originale, e si tratta di esperimenti fatti ben 25 anni fa. Con Mpeg abbiamo sviluppato vari stadi di compressione audio, tra i quali l’Mp3, al termine dei lavori abbiamo condotto delle prove per testare la qualità dell’audio rispetto al cd originale. La risposta degli esperti è sempre stata la stessa: se il tasso di compressione è molto elevato spesso si sente la differenza. Altrimenti è indistinguibile".

Insomma i puristi devono mettersi con l’animo in pace e indirizzare le loro rimostranze verso chi usa un tasso di compressione troppo elevato o una velocità di trasmissione (bitrate) troppo bassa. "Se si comprime in Mp3 a 192 Kbyte al secondo, non c’è perdita di qualità. Nello standard AAC si può arrivare a 128 Kbyte al secondo. Ma usando gli ultimi formati si riesce a scendere molto, rimanendo su quella che chiamiamo ‘trasparenza del suono’. Addirittura si può trovare ottima musica a 16 Kbyte, usata nelle reti mobili".

E Chiariglione anticipa a Repubblica.it, che con il suo gruppo sta lavorando ad un nuovo algoritmo, in grado di riprodurre al meglio la musica o la voce, e musica e voce insieme. "Per ora c’è il formato AMR, che funziona bene per il parlato e l’AAC per i brani. Stiamo lavorando a qualcosa che funzioni bene per tutti e due insieme". La nuova ‘creatura’ del gruppo Mpeg non è ancora stata battezzata: "La chiamiamo ‘Unified speech and audio coding’, ma è un nome destinato a cambiare".

(4 aprile 2008)

info

audio analoggico:

http://it.wikipedia.org/wiki/Disco_in_vinile

http://en.wikipedia.org/wiki/Vinyl_records

http://en.wikipedia.org/wiki/Technics_SL-1200 

http://en.wikipedia.org/wiki/Analog_signal

audio diggitale: 

http://it.wikipedia.org/wiki/MP3 

http://en.wikipedia.org/wiki/Compact_disc 

http://en.wikipedia.org/wiki/Digital_audio 

audiofilia: 

http://en.wikipedia.org/wiki/Audiophile 

Technics SL-1200 FAQ:

http://www.wakata.cz/kutiluv%20koutek/SL1200.htm

http://music.hyperreal.org/dj/sl1200.html

http://www.clurican.com/musica/nozioni_elettroacustiche/technics1200/technicssl1200mk2.htm 

Vinyl Heaven:

http://www.arar93.dsl.pipex.com/mds975/Content/vinyl01.html 

KLF – The Manual

Tuesday, March 25th, 2008

L’altro giorno leggendo il volume Pranks 2 delle edizioni Re/Search (http://www.researchpubs.com/Blog/index.php) di San Francisco sono venuto a conoscenza di The Manual. How To Have A Number One The Easy Way. Subito ho fatto una ricerca per trovare una versione digitale del testo in questione ed ho trovato una pagina (http://www.kirps.com/web/main/resources/music/themanual/) che contiene il testo in versione integrale; l’ho copiato e ho creato il file che potete scaricare dal link qui sotto. Non l’ho ancora letto ma credo che sia molto interessante stando a quanto dicono varie pagine sul web. Buona lettura!
THX 1138 

Scarica
(179 KB) | created 25 Mar, 2008

KLF
– The Manual

How To Have A Number One The Easy Way

KLF – The Manual is the famous book by the KLF which describes how to
get a number one hit. Written by Bill Drummund and Jimmy Cauty, who
have become famous as The KLF, The Manual teaches you everything you’ll
need to know to be successful in the music business. The printed
edition is no longer available, but you can read The Manual right here,
right now, so enjoy it and learn from it.


Sound
klf – the manual.txt