ALPIN FOLKS – Alpi Occidentali III – Monte Tibert.mp3
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ALPIN FOLKS – Alpi Occidentali II – Monte Malamot.mp3
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ALPIN FOLKS – Alpi Occidentali I – Monte Thabor.mp3
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ALPIN FOLKS – Alpi Occidentali IV – Monte Clapier.mp3
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16 SETTEMBRE – 07 OTTOBRE 2011
Alpi Occidentali I-IV degli Alpin Folks è una serie di quattro ‘racconti di montagna’, quattro sessioni davvero speciali in streaming da venerdì 16 settembre 2011, ogni venerdì alle 21.00 per quattro settimane.
La serie Alpi occidentali I-IV nasce dall’idea di fondere sonorità cupe come quelle del drone e della musica techno per raccontare quattro scalate alpine. Quattro differenti episodi – ognuno dei quali porta il nome di una vetta (Monte Thabor, Monte Malamot, Monte Tibert, Monte Clapier) -, che non sempre conducono alla cima. Un’esperienza della montagna in cui convivono inquietudine, tensione, paura, eccitazione.
I – Monte Thabor, 3.149 m s.l.m, 45°06′55″N 6°33′47″E
Sono alle pendici della montagna, sto per iniziare la scalata, alzo lo sguardo e la vetta mi sembra vicina. La cosa non mi rassicura, sono ancora in un limbo di indecisione.
Si sta alzando una leggera brezza che mi rasserena.
Adesso mi sembra il momento giusto per partire.[…]
Sono preso dall’angoscia, la montagna mi spaventa. Eppure continuo a salire attratto dalla cima. La montagna sembra pulsare sotto i miei piedi, accellero l’andatura, come a volerne seguire il battito. […]
Mi accorgo che ormai non posso più tornare indietro. Eccitazione e spavento si alternano incessantemente dentro di me. Mi sento frastornato ma continuo a salire, sperando che l’inquietudine si plachi. […]
Non mi aspettavo questo. La montagna mi ha pietrificato, adesso nel silenzio della notte mi sembra di poter udire ciò che finora avevo ignorato.
[25 febbraio 1889, note dal diario di viaggio dell’alpinista]
II – Monte MALAMOT, 2.917 mt s.l.m., 45°12′05″N 6°54′31″E
I primi raggi dell’alba filtrano tra i rami degli alberi. Mi sposto alla ricerca del tepore della mattina. La natura inizia a vibrare e tutto si anima lentamente. Con passo deciso avvio il cammino, la giornata è limpida e si prospetta una buona scalata.[…]
D’improvviso il cielo si oscura, affretto il passo alla ricerca di un riparo per sottrarmi alla bufera che avanza. Il vento è cosi’ forte che non riesco a stare in piedi, rischio di cadere. Non posso fare altro che attendere.[…]
La fine della bufera è come un secondo risveglio, tutto improvvisamente tace. La natura porta i segni di quello che è accaduto. Ho perso la traccia del sentiero ma sono intenzionato a proseguire, il desiderio di
raggiungere la vetta è ancora più forte.[…]
La pioggia ha reso il terreno scivoloso e insidioso. Faccio molta attenzione, potrei cadere e addirittura perdermi.
Vacilla il corpo, e il senso dell’orientamento. La montagna si rivela ostile.
[16 ottobre 1889, note dal diario di viaggio dell’alpinista]
III_Monte TIBERT, 2.647 m s.l.m, 44°25′05″N 7°09′04″E
Devo essermi addormentato, nonostante mi fossi imposto di resistere al sonno per non cedere al gelo della notte. Il freddo ha ridotto drasticamente le mie possibilità di movimento, devo riuscire a risvegliare gli arti dal torpore e ripristinare il calore del corpo.
[…]
Ho superato l’incubo del congelamento, il pulsare del sangue nelle braccia e nelle mani mi rincuora.
Anche se è ancora notte devo riprendere la scalata, ma i primi passi sono incerti, vacillo sotto il peso dell’attrezzatura in un’oscurità che lentamente si dirada, rivelando i toni della montagna.
[…]
Il passo è sempre più agile, il respiro è tornato regolare e dentro di me cresce l’ossessione della vetta. Salgo spinto dall’eccitazione e dal desiderio di vedere ciò che mai nessun altro ha visto. Ormai non sento più la stanchezza accumulata nei giorni precedenti, la mente vince sui limiti del corpo.
[…]
L’aria rarefatta dell’alta quota mi stordisce ed amplifica il senso di serenità dato dal raggiungimento della vetta.
Scorgo finalmente le creste che compongono la cima della montagna.
Non voglio fermarmi, inebriato da tanta bellezza.
[18 aprile 1892, note dal diario di viaggio dell’alpinista]
DISCOGRAFIE
Monte Thabor
_Glitterbug, Drift (sampling Alpin Folks), da Privilege, c.sides label, 2010
_Stars of the Lid, The Atomium part two, da Avec Laudendum (1999), Kranky 2002
_Emeralds, Up in the air, da What Happened, Editions Mego, 2010
_On, Blank Space, da Something That Has Form and Something That Does Not, Type, 2010
_Black to Comm, Play Eggchess 3, da Fractal Hair Geomerty, Dekorder, 2008
_Don Williams, Glis Groove, da Dynamic Rain, baud music, 2010
_Koljah, It Makes Me Think, da Simple Thing EP, Vidab, 2010
_Glitterbug, Swirl, da Privilege, c.sides label, 2010
_Matthew Herbert, Mahler Symphony X recomposed by Matthew Herbert, Deutsche Grammophon, 2010
_Robag Wruhme, Blech Beulè, da Proviant, Circus Company, 2010
_Ruede Hagelstein, Friday, da Emergency, This Way, Souvenir Records, 2010
_Robag Wrhume, Roballada, da Proviant, Circus Company, 2010
_Matmos, Germs Burn for Darby Crash, da The Rose Has Teeth in the Mouth of a Beast, Matador Records, 2006
_Phanta du Prince, Abglanz, da Black Noise, Rough Trade, 2010
_Shackleton, Fireworks, Honest Jon’s Records, 2011
_Aidan Baker & Tim Hecker, Hymn to the Idea of Night, da Fantasma Parastasie, Alien8 Recordings, 2008
Monte Malamot
_Stars of the Lid, I Will Surround You, da Avec Laudendum (1999), Kranky, 2002
_Emeralds, Alive in the Sea of Information, da What Happened, Editions Mego, 2010
_Glitterbug, Waves, da Privilege, c.sides label, 2010
_Colin Stetson, Judges, da New History Warfare vol. 2: Judges, Constellation, 2011
_Guilty C, da Guitly C / Pato, Split, Le Petit Mignon
_Carl Craig & Moritz von Oswald, Movement 5, da Maurice Ravel & Modest Mussorgsky
recomposed by Carl Craig & Moritz von Oswald, Deutsche Grammophon, 2008
_Onur Ozer, Clavichordrama, da Clavichordrama EP, Cocoon Recordings, 2010
_Easy Changes, Supposed Dolls, da Supposed Dolls EP, Nerv Music Records, 2010
_Don Williams, Rain Reprise, da Dynamic Rain, baud music, 2010
_Phanta du Prince, Bohemian Forest, da Black Noise, Rough Trade, 2010
_Robag Wrhume, 48°52’N 2°21’O, da Proviant, Circus Company, 2010
_Phanta du Prince, es schneit, da Black Noise, Rough Trade, 2010
_Cluster, Xanesra, da Qua, Klangbad, 2009
_Nurse with Wound, Colder Still, da Thunder Perfect Mind, Streamline, 1991
_Black Dice, Smiling Off (ZZ pot remix), da Smiling Off, DFA, 2005
Monte Tibert
_Eliane Radigue, Biogenesis (1973), da Attention Patterns, Important Records, 2010
_Wolfgang Voigt, Du Musst Nichts Sagen, da Du Musst Nichts Sagen EP, Profan, 2011
_Shackleton, Fireworks (T++ remix), Honest Jon’s Records, 2011
_Henrik Hakansson, Dawn da Dusk Down, A Better Tomorrow Records, 2003
_Vladislav Delay, Korpi, da Latoma, Ecocord, 2011
_Koljah, Simple Things, da Simple Things EP, Vidab, 2010
_Marcus Schmickler, Quasi-segregative, da Palace of Marvels, Editions Mego, 2010
_Bob Holroyd, African Drug (T.Williams remix), da African Drug The Remix EP, Phonica,
2010
_MRI, Heroes Remixed EP (Matt John Remix), Resopal, 2010
_Efdemin, Night Train, da Chicago, Dial Records, 2010
_Oneohtrix Point Never, Preyouandi, da Returnal, Editions Mego, 2010
_Loscil, Dub for Cascadia, da Endless Falls, Krankyl, 2010
_Margaret Dygas, Press for Time, da Margaret Dygas, Perlon, 2011
_Moritz von Oswald Trio, Structure 1, da Horizontal Structures, Honest Jon’s Records, 2011
_Efdemin, Cowbell, da Chicago, Dial Records, 2010