binaural audio files

Binaural wav files by THX (2007)

“Il ritmo biauricolare
Le onde cerebrali hanno una frequenza che l’orecchio umano non coglie. Ma, l’avvento dell’elettronica e dell’informatica applicata al settore musicale ha dato la possibilita’ di utilizzare tali frequenze, veicolandole attraverso onde sonore particolari.
Viene usata una particolare tecnica, chiamata ritmo biauricolare o binaurale, che opera in questo modo: se l’orecchio sinistro viene stimolato con un suono portante alla frequenza, poniamo, di 500 Hz e l’orecchio destro con uno a 510 Hz, la differenza di 10 Hz viene percepita dal cervello (e solo dal cervello, perché è una frequenza che sta al di fuori dello spettro sonoro).
Il cervello e’ cosi’ stimolato ad entrare in risonanza con il ‘ritmo biauricolare’ di 10 Hz (onde alfa) e, di conseguenza, con l’attività corrispondente: rilassamento, calma, tranquillità.”

archivio file audio binaurali (in formato wav) — http://streptos-music.noblogs.org/files/2010/08/binaural wav.rarconsigliato l’ascolto in cuffia in modalitá loop (repeat) con un qualsiasi lettore o dispositivo audio che consenta un ascolto fluido senza interruzioni- download link

Licenza Creative Commons
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EEG and Subjective Correlates of Alpha-Frequency Binaural-Beat Stimulation Combined with Alpha Biofeedback by Dale S. Foster, PhD — alpha-binaural-beat.txt (download link)

onde cerebrali — http://it.wikipedia.org/wiki/Elettroencefalografia#Onde_cerebrali

source http://www.skepdic.com/alphawaves.html

alpha waves

Alpha waves are oscillating electrical voltages in the brain. They oscillate in the range of 7.5-13 cycles per second. Because alpha waves occur in relaxed states such as meditation and under hypnosis, they have been mistakenly identified as desirable. Alpha waves also occur under unpleasant conditions and when one is not relaxed.* They are not a measure of peace and serenity, nor are they indicative of an altered state of consciousness. Alpha waves are indicative of lack of visual processing and lack of focus: the less visual processing and the more unfocused, generally the stronger the alpha waves. If you close your eyes and don’t do any deep thinking or concentrating on vivid imagery, your alpha waves will usually be quite strong.

There is no evidence that “When asleep, the brain goes into a “repair and rebuild” mode under alpha wave energy,” as an ad for a protein supplement claims. Nor is there evidence that the brain is more insightful, creative or productive while producing alpha waves. Some think that increasing alpha waves can enhance the immune system and lead to self-healing or prevention of illness. This belief seems to be based on the notion that since alpha waves increase while meditating and relaxed, they are indicative of lack of stress, which can only be good for you. However, alpha waves can occur when one is not relaxed. Hence, increasing alpha waves is no guarantee that one is reducing stress, much less is it proof that one is enhancing one’s immune system.

You can, however, learn to control a computer using your alpha and mu waves (the latter appear to be associated with the motor cortex because they diminish with movement or the intention to move). And, you can even compose music with your brain waves, as Dr. Miller has done.

further reading

books and articles

Beyerstein, Barry. “Altered States of Consciousness,” in  The Encyclopedia of the Paranormal, edited by Gordon Stein (Buffalo, N.Y.: Prometheus Books, 1996).

Beyerstein, Barry. 1999. Pseudoscience and the Brain: Tuners and Tonics for Aspiring Superhumans

Beyerstein, Barry. “The Myth of Alpha Consciousness,” Skeptical Inquirer, 10, no. 1 [1985].

Beyerstein, Barry L.  Chapter 4. “Pseudoscience and the brain: Tuners and tonics for aspiring superhumans,” of Mind-Myths: Exploring Everyday Mysteries of the Mind and Brain, Sergio Della Sala, M.D., Ph.D., ed. John Wiley and Sons, Ltd. 1999. (pp. 59-82).

Foster, Dale S., Ph.D. EEG and Subjective Correlates of Alpha-Frequency Binaural-Beat Stimulation Combined with Alpha Biofeedback

Hines, Terence. Pseudoscience and the Paranormal (Buffalo, NY: Prometheus Books, 2003).

Le onde cerebrali

Nel corso della nostra vita quotidiana tutti noi sperimentiamo diversi “stati di coscienza”. Per esempio, nell’arco di una giornata, tra la luce del mattino e il buio della notte, ci muoviamo da uno stato ordinario di veglia ai diversi stadi del sonno.
Ma anche gli stati di coscienza “straordinari” fanno parte della nostra comune esperienza: quando ci sentiamo particolarmente “creativi”, insolitamente “intuitivi”, eccezionalmente “lucidi”, profondamente “rilassati”.
Ordinari, o straordinari che siano, tutti gli stadi della nostra coscienza sono dovuti all’incessante attivita’ elettrochimica del cervello, che si manifesta attraverso “onde elettromagnetiche”: le onde cerebrali, appunto.
La frequenza di tali onde, calcolata in ‘cicli al secondo’, o Hertz (Hz), varia a seconda del tipo di attivita’ in cui il cervello e’ impegnato e puo’ essere misurata con apparecchi elettronici. Gli scienziati suddividono comunemente le onde in “quattro bande”, che corrispondono a quattro fasce di frequenza e che riflettono le diverse “attivita’ del cervello”.

Onde delta
Hanno una frequenza tra 0,5 e 4 Hz e sono associate al piu’ profondo rilassamento psicofisico. Le onde cerebrali a minore frequenza sono quelle proprie della mente inconscia, del sonno senza sogni, dell’abbandono totale. In questo senso vengono prodotte durante i processi inconsci di autogenerazione e di autoguarigione.

Onde theta
La loro frequenza e’ tra i 4 ed i 8 Hz e sono proprie della mente impegnata in attivita’ di immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa. Tendono ad essere prodotte durante la meditazione profonda. Il sogno ad occhi aperti, la fase REM del sonno (cioé, quando si sogna). Nelle attivitá di veglia le onde theta sono il segno di una conoscenza intuitiva e di una capacita’ immaginativa radicata nel profondo. Genericamente vengono associate alla creativita’ e alle attitudini artistiche.

Onde alfa
Hanno una frequenza che varia da 8 a 14 Hz e sono associate a uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. La mente, calma e ricettiva, é concentrata sulla soluzione di problemi esterni, o sul raggiungimento di uno stato meditativo leggero. Le onde alfa dominano nei momenti introspettivi, o in quelli in cui piú acuta é la concentrazione per raggiungere un obiettivo preciso. Sono tipiche, per esempio, dell’attivitá cerebrale di chi é impegnato in una seduta di meditazione, yoga, taiji.

Onde beta
Hanno una frequenza che varia da 14 a 30 Hz e sono associate alle normali attivita’ di veglia, quando siamo concentrati sugli stimoli esterni. Le onde beta sono infatti alla base delle nostre fondamentali attivita’ di sopravvivenza, di ordinamento, di selezione e valutazione degli stimoli che provengono dal mondo che ci circonda. Per esempio, leggendo queste righe il vostro cervello sta producendo onde beta. Esse, poi, ci permettono la reazione piú veloce e l’esecuzione rapida di azioni. Nei momenti di stress o di ansia le beta ci danno la possibilita’ di tenere sotto controllo la situazione e dare veloce soluzione ai problemi.

Il fenomeno della risonanza
Nel 1665 il fisico e matematico olandese Christiian Huygens, tra i primi a postulare la teoria ondulatoria della luce, osservo’ che, disponendo a fianco e sulla stessa parete due pendoli, questi tendevano a sintonizzare il proprio movimento oscillatorio, quasi “volessero assumere lo stesso ritmo”. Dai suoi studi deriva quel fenomeno che oggi chiamiamo ‘risonanza’. Nel caso dei due pendoli, si dice che uno fa risuonare l’altro alla propria frequenza. Allo stesso modo e per lo stesso principio, se si percuote un diapason, che produce onde alla frequenza fissa di 440 Hz, e lo si pone vicino a un secondo diapason ‘silenzioso’, dopo un breve intervallo quest’ultimo comincia anch’esso a vibrare. La risonanza puo’ essere utilizzata anche nel caso delle onde cerebrali. Studi che si sono serviti dell’elettroencefalogramma hanno mostrato un’ evidente correlazione tra lo stimolo che proviene dall’esterno e le onde cerebrali del soggetto in esame. Inizialmente, le ricerche in questo campo utilizzavano soprattutto la luce; poi, si e’ passati ai suoni ed alle stimolazioni elettromagnetiche. Cio’ che si e’ osservato e’ che se il cervello e’ sottoposto a impulsi (visivi, sonori o elettrici) di una certa frequenza, la sua naturale tendenza e’ quella di sintonizzarsi. Il fenomeno e’ detto ‘risposta in frequenza’. Per esempio, se l’attivita’ cerebrale di un soggetto e’ nella banda delle onde beta (quindi, nello stato di veglia) e il soggetto viene sottoposto per un certo periodo a uno stimolo di 10 Hz (onde alfa), il suo cervello tende a modificare la sua attivita’ in direzione dello stimolo ricevuto.
Il soggetto passa dunque ad uno stato di rilassamento proprio delle onde alfa.

I due emisferi cerebrali
Il cervello umano e’ suddiviso in due emisferi:

destro:
– sintetico (comprende l’insieme delle parti), concreto, spaziale  (coglie le relazioni nello spazio), intuitivo (usa sensazioni e  immagini), analogico (usa le metafore), irrazionale, olistico  (percepisce le strutture di assieme), atemporale e non-verbale.  E’ la sede delle attivita’ creative, della fantasia.

sinistro:
– analitico (comprende i dettagli), astratto (giunge all’interno, partendo dal dettaglio), lineare (lavora in ordine sequenziale),  Logico, numerico, razionale, simbolico, temporale, verbale. E’ la sede di tutte quelle attivita’ che coinvolgono il linguaggio, la scrittura, il calcolo.

I due emisferi sono uniti da una lamina orizzontale di fibre nervose, il cosiddetto “corpo calloso”. Ogni emisfero ha competenze proprie: l’occhio sinistro, l’orecchio sinistro e tutta la parte sinistra del corpo sono connesse all’emisfero destro; l’occhio destro, l’orecchio destro e tutta la parte destra del corpo sono connesse all’emisfero sinistro.I due emisferi, poi, funzionano in modo diverso; elaborano, cioe’, tutti i processi informativi, secondo modalita’ distinte. Per come si e’ finora strutturata, la nostra societá dá una maggiore rilevanza alle modalita’ di pensiero dell’emisfero sinistro, tanto che fino a poco tempo fa i neurologi definivano “minore” l’emisfero destro. Ma, una visione piu’ bilanciata delle due componenti, un maggiore equilibrio tra le funzioni, una armonia tra razionalitá e fantasia é ció che, oggi, forse, l’umanita’ necessita con piu’ urgenza. Uno strumento semplice ed efficace per riequilibrare il potere dei due emisferi cerebrali e’ il suono Come abbiamo visto, ogni attivita’ cerebrale emette onde particolari, che possono entrare in risonanza con le onde sonore esterne. In questo modo il cervello viene ‘veicolato’ attraverso il suono, stimolato a sintonizzarsi su una frequenza (e quindi sull’attivita’ cerebrale che le corrisponde), portato a funzionare come un insieme.

Il ritmo biauricolare
Le onde cerebrali hanno una frequenza che l’orecchio umano non coglie. Ma, l’avvento dell’elettronica e dell’informatica applicata al settore musicale ha dato la possibilita’ di utilizzare tali frequenze, veicolandole attraverso onde sonore particolari.
Viene usata una particolare tecnica, chiamata ritmo biauricolare o binaurale, che opera in questo modo: se l’orecchio sinistro viene stimolato con un suono portante alla frequenza, poniamo, di 500 Hz e l’orecchio destro con uno a 510 Hz, la differenza di 10 Hz viene percepita dal cervello (e solo dal cervello, perché é una frequenza che sta al di fuori dello spettro sonoro).
Il cervello e’ cosi’ stimolato ad entrare in risonanza con il ‘ritmo biauricolare’ di 10 Hz (onde alfa) e, di conseguenza, con l’attivitá corrispondente: rilassamento, calma, tranquillitá.

Il Cervello
Se aveste libero accesso a tutta la ricchezza del mondo, e prendeste solo un soldino, fareste esattamente quello che probabilmente avete fatto finora, nell’uso del vostro cervello.
Non vi é nulla al mondo di piú penoso del modo, errato, con cui la persona media intende il potere del proprio cervello e delle menti cui esso é collegato, cioé quella conscia e quella inconscia.

Si puó paragonare il cervello ad una stazione radio, trasmittente e ricevente.
Infatti, il cervello non é solo trasmittente, nel caso dell’immaginazione creativa e di cui si é giá parlato; il cervello funge da ricevente, cosí come puó ricevere gli stimoli di pensiero.
Quando viene stimolato, o sottoposto ad una alta dose di vibrazioni, il cervello diviene piú pronto a ricevere il pensiero che gli proviene da sorgenti esterne: questo processo avviene attraverso le emozioni, positive o negative.
Attraverso le emozioni, quindi, si possono incrementare le vibrazioni del pensiero.

Stiamo entrando in un’era meravigliosa, che ci consentirá di comprendere qualcosa in piu’ delle forze naturali che sono in noi.
Forse impareremo che “l’altro Io” é piú potente dell’Io fisico, che vediamo quando ci guardiamo allo specchio.
Spesso si parla con ignoranza delle forze sconosciute che non possono rivelarsi attraverso nessuno dei cinque sensi, e solo quando arriviamo a percepirle possiamo constatare che tutto in noi é controllato da queste forze, basti pensare ai fenomeni della gravitazione universale, cui anche il nostro pianeta obbedisce, o anche solo alla forza dell’elettricitá; che sappiamo in parte usare, ma non sappiamo ancora bene cosa essa sia.
Si deve riconoscere che ancor oggi l’uomo, nonostante tutta la sua cultura, ha capito ben poco, o forse niente, della forza del pensiero, tuttora sconosciuta pur essendo forse la piú potente.
Si conosce ancora ben poco della struttura fisica del cervello e del complicato sistema di lavoro che consente di tradurre gli impulsi di pensiero nel loro equivalente fisico, ma stiamo per entrare in un’era in cui queste cose cominceranno ad essere comprese.

Molti scienziati hanno cominciato a studiare quella cosa stupenda chiamata “cervello” e, anche se siamo soltanto agli inizi, hanno scoperto che la centrale del cervello umano ha un numero di collegamenti tra le varie sue cellule equivalente al numero 1 (uno) seguito da 15 milioni di cifre.
E’ stato accertato che vi sono da 10 a 14 miliardi di cellule nervose nella corteccia cerebrale, e sappiamo che queste sono disposte in un sistema che non é assolutamente casuale; ma, sono ordinate in modo perfetto.
E’ sicuro che tale immenso ed incredibile sistema  esiste allo scopo di sopperire alle nostre funzioni fisiche, della crescita e del mantenimento del corpo, ma potrebbe essere che con questo stesso sistema sia possibile anche comunicare con altre forze sconosciute?
Esistono sicuramente molte altre forme di percezione extra sensoriale che pervengono al nostro cervello, e che non sappiamo ancora ben definire, e tanto meno spiegare; una é quella che si verifica quando piú persone si riuniscono attorno ad un tavolo, per studiare un determinato problema e discuterne le possibili soluzioni.

fonte http://www.olotropica.it/Onde_Cerebrali.htm

http://streptos-music.noblogs.org/files/2010/08/binaural.txt

http://streptos-music.noblogs.org/files/2010/08/alpha.zip

http://streptos-music.noblogs.org/files/2010/08/Binaural-Beats-1.jpg

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link:
Gnaural
. An opensource binaural-beat generator released under the GNU General Public License — http://gnaural.sourceforge.net/

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2010/08/10
Binaural-Beats-1.jpg Binaural-Beats-1.jpgJPG

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Le onde cerebrali

Nel corso della nostra vita quotidiana tutti noi sperimentiamo diversi "stati di coscienza". Per esempio, nell'arco di una giornata, tra la luce del mattino e il buio della notte, ci muoviamo da uno stato ordinario di veglia ai diversi stadi del sonno.
Ma anche gli stati di coscienza "straordinari" fanno parte della nostra comune esperienza: quando ci sentiamo particolarmente "creativi", insolitamente "intuitivi", eccezionalmente "lucidi", profondamente "rilassati".
Ordinari, o straordinari che siano, tutti gli stadi della nostra coscienza sono dovuti all'incessante attivita' elettrochimica del cervello, che si manifesta attraverso "onde elettromagnetiche": le onde cerebrali, appunto.
La frequenza di tali onde, calcolata in 'cicli al secondo', o Hertz (Hz), varia a seconda del tipo di attivita' in cui il cervello e' impegnato e puo' essere misurata con apparecchi elettronici. Gli scienziati suddividono comunemente le onde in "quattro bande", che corrispondono a quattro fasce di frequenza e che riflettono le diverse "attivita' del cervello".

Onde delta
Hanno una frequenza tra 0,5 e 4 Hz e sono associate al piu' profondo rilassamento psicofisico. Le onde cerebrali a minore frequenza sono quelle proprie della mente inconscia, del sonno senza sogni, dell'abbandono totale. In questo senso vengono prodotte durante i processi inconsci di autogenerazione e di autoguarigione.

Onde theta
La loro frequenza e' tra i 4 ed i 8 Hz e sono proprie della mente impegnata in attivita' di immaginazione, visualizzazione, ispirazione creativa. Tendono ad essere prodotte durante la meditazione profonda. Il sogno ad occhi aperti, la fase REM del sonno (cioe', quando si sogna). Nelle attivita' di veglia le onde theta sono il segno di una conoscenza intuitiva e di una capacita' immaginativa radicata nel profondo. Genericamente vengono associate alla creativita' e alle attitudini artistiche.

Onde alfa
Hanno una frequenza che varia da 8 a 14 Hz e sono associate a uno stato di coscienza vigile, ma rilassata. La mente, calma e ricettiva, � concentrata sulla soluzione di problemi esterni, o sul raggiungimento di uno stato meditativo leggero. Le onde alfa dominano nei momenti introspettivi, o in quelli in cui pi� acuta � la concentrazione per raggiungere un obiettivo preciso. Sono tipiche, per esempio, dell'attivit� cerebrale di chi � impegnato in una seduta di meditazione, yoga, taiji.

Onde beta
Hanno una frequenza che varia da 14 a 30 Hz e sono associate alle normali attivita' di veglia, quando siamo concentrati sugli stimoli esterni. Le onde beta sono infatti alla base delle nostre fondamentali attivita' di sopravvivenza, di ordinamento, di selezione e valutazione degli stimoli che provengono dal mondo che ci circonda. Per esempio, leggendo queste righe il vostro cervello sta producendo onde beta. Esse, poi, ci permettono la reazione pi� veloce e l'esecuzione rapida di azioni. Nei momenti di stress o di ansia le beta ci danno la possibilita' di tenere sotto controllo la situazione e dare veloce soluzione ai problemi.

Il fenomeno della risonanza
Nel 1665 il fisico e matematico olandese Christiian Huygens, tra i primi a postulare la teoria ondulatoria della luce, osservo' che, disponendo a fianco e sulla stessa parete due pendoli, questi tendevano a sintonizzare il proprio movimento oscillatorio, quasi "volessero assumere lo stesso ritmo". Dai suoi studi deriva quel fenomeno che oggi chiamiamo 'risonanza'. Nel caso dei due pendoli, si dice che uno fa risuonare l'altro alla propria frequenza. Allo stesso modo e per lo stesso principio, se si percuote un diapason, che produce onde alla frequenza fissa di 440 Hz, e lo si pone vicino a un secondo diapason 'silenzioso', dopo un breve intervallo quest'ultimo comincia anch'esso a vibrare. La risonanza puo' essere utilizzata anche nel caso delle onde cerebrali. Studi che si sono serviti dell'elettroencefalogramma hanno mostrato un' evidente correlazione tra lo stimolo che proviene dall'esterno e le onde cerebrali del soggetto in esame. Inizialmente, le ricerche in questo campo utilizzavano soprattutto la luce; poi, si e' passati ai suoni ed alle stimolazioni elettromagnetiche. Cio' che si e' osservato e' che se il cervello e' sottoposto a impulsi (visivi, sonori o elettrici) di una certa frequenza, la sua naturale tendenza e' quella di sintonizzarsi. Il fenomeno e' detto 'risposta in frequenza'. Per esempio, se l'attivita' cerebrale di un soggetto e' nella banda delle onde beta (quindi, nello stato di veglia) e il soggetto viene sottoposto per un certo periodo a uno stimolo di 10 Hz (onde alfa), il suo cervello tende a modificare la sua attivita' in direzione dello stimolo ricevuto.
Il soggetto passa dunque ad uno stato di rilassamento proprio delle onde alfa.

I due emisferi cerebrali
Il cervello umano e' suddiviso in due emisferi: 

destro:
- sintetico (comprende l'insieme delle parti), concreto, spaziale  (coglie le relazioni nello spazio), intuitivo (usa sensazioni e  immagini), analogico (usa le metafore), irrazionale, olistico  (percepisce le strutture di assieme), atemporale e non-verbale.  E' la sede delle attivita' creative, della fantasia.

sinistro:
- analitico (comprende i dettagli), astratto (giunge all'interno, partendo dal dettaglio), lineare (lavora in ordine sequenziale),  Logico, numerico, razionale, simbolico, temporale, verbale. E' la sede di tutte quelle attivita' che coinvolgono il linguaggio, la scrittura, il calcolo.

I due emisferi sono uniti da una lamina orizzontale di fibre nervose, il cosiddetto "corpo calloso". Ogni emisfero ha competenze proprie: l'occhio sinistro, l'orecchio sinistro e tutta la parte sinistra del corpo sono connesse all'emisfero destro; l'occhio destro, l'orecchio destro e tutta la parte destra del corpo sono connesse all'emisfero sinistro.I due emisferi, poi, funzionano in modo diverso; elaborano, cioe', tutti i processi informativi, secondo modalita' distinte. Per come si e' finora strutturata, la nostra societ� da' una maggiore rilevanza alle modalita' di pensiero dell'emisfero sinistro, tanto che fino a poco tempo fa i neurologi definivano "minore" l'emisfero destro. Ma, una visione piu' bilanciata delle due componenti, un maggiore equilibrio tra le funzioni, una armonia tra razionalita' e fantasia e' ci� che, oggi, forse, l'umanita' necessita con piu' urgenza. Uno strumento semplice ed efficace per riequilibrare il potere dei due emisferi cerebrali e' il suono Come abbiamo visto, ogni attivita' cerebrale emette onde particolari, che possono entrare in risonanza con le onde sonore esterne. In questo modo il cervello viene 'veicolato' attraverso il suono, stimolato a sintonizzarsi su una frequenza (e quindi sull'attivita' cerebrale che le corrisponde), portato a funzionare come un insieme.

Il ritmo biauricolare
Le onde cerebrali hanno una frequenza che l'orecchio umano non coglie. Ma, l'avvento dell'elettronica e dell'informatica applicata al settore musicale ha dato la possibilita' di utilizzare tali frequenze, veicolandole attraverso onde sonore particolari.
Viene usata una particolare tecnica, chiamata ritmo biauricolare o binaurale, che opera in questo modo: se l'orecchio sinistro viene stimolato con un suono portante alla frequenza, poniamo, di 500 Hz e l'orecchio destro con uno a 510 Hz, la differenza di 10 Hz viene percepita dal cervello (e solo dal cervello, perch� � una frequenza che sta al di fuori dello spettro sonoro).
Il cervello e' cosi' stimolato ad entrare in risonanza con il 'ritmo biauricolare' di 10 Hz (onde alfa) e, di conseguenza, con l'attivit� corrispondente: rilassamento, calma, tranquillit�. 

Il Cervello
Se aveste libero accesso a tutta la ricchezza del mondo, e prendeste solo un soldino, fareste esattamente quello che probabilmente avete fatto finora, nell'uso del vostro cervello.
Non vi � nulla al mondo di pi� penoso del modo, errato, con cui la persona media intende il potere del proprio cervello e delle menti cui esso � collegato, cio� quella conscia e quella inconscia. 

Si pu� paragonare il cervello ad una stazione radio, trasmittente e ricevente.
Infatti, il cervello non � solo trasmittente, nel caso dell'immaginazione creativa e di cui si � gi� parlato; il cervello funge da ricevente, cos� come pu� ricevere gli stimoli di pensiero.
Quando viene stimolato, o sottoposto ad una alta dose di vibrazioni, il cervello diviene pi� pronto a ricevere il pensiero che gli proviene da sorgenti esterne: questo processo avviene attraverso le emozioni, positive o negative.
Attraverso le emozioni, quindi, si possono incrementare le vibrazioni del pensiero. 

Stiamo,entrando in un'era meravigliosa, che ci consentir� di comprendere qualcosa in pi� delle forze naturali che sono in noi.
Forse impareremo che "l'altro Io" � pi� potente dell'Io fisico, che vediamo quando ci guardiamo allo specchio.
Spesso, si parla con ignoranza delle forze sconosciute che non possono rivelarsi attraverso nessuno dei cinque sensi, e solo quando arriviamo a percepirle possiamo constatare che tutto in noi � controllato da queste forze, basti pensare ai fenomeni della gravitazione universale, cui anche il nostro pianeta obbedisce, o anche solo alla forza dell'elettricit�; che sappiamo in parte usare, ma non sappiamo ancora bene cosa essa sia.
Si deve riconoscere che ancor oggi l'uomo, nonostante tutta la sua cultura, ha capito ben poco, o forse niente, della forza del pensiero, tuttora sconosciuta pur essendo forse la pi� potente.
Si conosce ancora ben poco della struttura fisica del cervello e del complicato sistema di lavoro che consente di tradurre gli impulsi di pensiero nel loro equivalente fisico, ma stiamo per entrare in un'era in cui queste cose cominceranno ad essere comprese. 

Molti scienziati hanno cominciato a studiare quella cosa stupenda chiamata "cervello" e, anche se siamo soltanto agli inizi, hanno scoperto che la centrale del cervello umano ha un numero di collegamenti tra le varie sue cellule equivalente al numero 1 (uno) seguito da 15 milioni di cifre.
E' stato accertato che vi sono da 10 a 14 miliardi di cellule nervose nella corteccia cerebrale, e sappiamo che queste sono disposte in un sistema che non � assolutamente casuale; ma, sono ordinate in modo perfetto.
E' sicuro che tale immenso ed incredibile sistema  esiste allo scopo di sopperire alle nostre funzioni fisiche, della crescita e del mantenimento del corpo, ma potrebbe essere che con questo stesso sistema sia possibile anche comunicare con altre forze sconosciute?
Esistono sicuramente molte altre forme di percezione extra sensoriale che pervengono al nostro cervello, e che non sappiamo ancora ben definire, e tanto meno spiegare; una � quella che si verifica quando pi� persone si riuniscono attorno ad un tavolo, per studiare un determinato problema e discuterne le possibili soluzioni. 

-tratto da una pagina web di cui non ricordo l'indirizzo-