Falene cibernetiche
da http://hacksecure.noblogs.org/post/2007/07/02/farfalle-spia-manipolate
che dai laboratori degli USA hanno sfornato delle farfalle
manipolate…. delle farfalle cyborg per spiare la gente… dove
andremo a finire ??? Vere e proprie cyberfarfalle sono state realizzate presso i laboratori della Cornell University. Gli insetti con innesti elettronici sono il risultato del lavoro del professor David Erickson, supportato dal suo team
presso il dipartimento di ingegneria meccanica ed aerospaziale. Per la
creazione delle falene bioniche i ricercatori hanno deciso di iniziare
il loro lavoro durante i primi stadi di crescita degli insetti.
Tra le caratteristiche della Manduca Sexta,
la specie scelta per gli esperimenti, c'è un ciclo di vita che
comprende quattro tappe: uovo, larva, pupa e insetto adulto. Ciascuno
di questi stadi si presenta con morfologie e caratteristiche molto differenti:
grazie agli studi di Erickson è stato possibile impiantare dei
"dispositivi nanofluidi" già all'interno della larva o della pupa, vale
a dire all'interno di insetti non ancora del tutto maturi.
Le notevoli capacità rigenerative che corrispondono alla muta da uno stadio all'altro, garantiscono la possibilità di inserire una qualche forma di dispositivo elettronico
nella futura falena, che verrà "integrato" dai tessuti e dalle
strutture organiche dell'insetto durante la crescita, realizzando così
una efficiente e stabile interfaccia organico-elettronica.
I vantaggi sono un indubbio costo inferiore rispetto a soluzioni totalmente elettroniche, unito ad una più ampia varietà di possibili applicazioni
per i cyberinsetti: dalla sorveglianza alla ricerca di esplosivi o
sostanze tossiche, tutto sarà reso possibile dalla capacità di
controllare il volo e la posizione degli sciami o del singolo
individuo, senza dover perdere tempo ad elaborare sistemi nervosi e appendici alari che la Natura ha già affinato nel corso di millenni.
Le farfalle cyborg non sono una notizia recentissima, ma se ne parla molto in questi giorni dopo che alcune foto e addirittura un filmato (ritirato dall'autore) sono comparsi online per mostrare i primi frankestein prodotti in laboratorio, a dispetto di chi dava per spacciato questo progetto più di un anno fa.
E se tutto questo sembra già visto o già sentito, niente di strano: la Cornell University non fa altro che tentare di soddisfare le richieste a sfondo militare della solita DARPA, l'agenzia per la ricerca del Pentagono, che è alla finestra ad attendere nuove idee ed esperimenti di successo dopo aver già investito, a quanto si dice, un paio di milioni di dollari.
"DARPA è alla ricerca di proposte innovative per sviluppare la tecnologia di creazione di cyberinsetti" si legge in una nota dell'agenzia governativa: "L'obiettivo finale di questo programma è la realizzazione di un insetto capace di giungere in un raggio di cinque metri da un obiettivo posto a centinaia di metri di distanza, utilizzando un controllo remoto o un GPS".
Lo scopo, manco a dirlo, è la sorveglianza invisibile di luoghi o persone, un po' come cercano di fare in Cina coi piccioni, o peggio. Sempre che gli spiati non adottino una altrettanto efficace, quanto poco tecnologica, contromisura. Di mezzo, intanto, ci vanno le farfalle.