Archive for the ‘general’ Category

nothing is original

Thursday, May 26th, 2011

NOTHING IS ORIGINAL. STEAL FROM ANYWHERE THAT RESONATE WITH INSPIRATION OR FUELS YOUR IMAGINATION. DEVOUR OLD FILMS, NEW FILMS, MUSIC, BOOKS, PAINTINGS, PHOTOGRAPHS, POEMS, DREAMS, RANDOM CONVERSATIONS, ARCHITECTURE, BRIDGES, STREET SIGNS, TREES, CLOUDS, BODIES OF WATER, LIGHT AND SHADOWS. SELECT ONLY THINGS TO STEAL FROM THAT SPEAK DIRECTLY TO YOUR SOUL. IF YOU DO THIS YOUR WORK (AND THEFT) WILL BE AUTHENTIC.

AUTHENTICITY IS INVALUABLE; ORIGINALITY IS NON-EXISTENT. AND DON’T BOTHER CONCEALING YOUR THIEVERY – CELEBRATE IT IF YOU FEEL LIKE IT. IN ANY CASE, ALWAYS REMEMBER WHAT JEAN-LUC GODARD SAID: “IT’S NOT WHERE YOU TAKE THINGS FROM – IT’S WHERE YOU TAKE THEM TO.”

JIM JARMUSCH

inspirational quotes

Friday, May 20th, 2011

“Most people are other people. Their thoughts are someone elses opinions, their lives a mimicry, their passions a quotation.” – Oscar Wilde

“I don’t play with my fingers, I play with my ears.” – Jimi Hendrix

“I quit playing guitar for a few years because I did not want to be part of the guitar gymnastics.” – Frank Zappa

“Good composers borrow, great composers steal.” – Igor Stravinsky

“I don’t know the secret of success, but the secret of failure is to try to please everybody.” – Bill Cosby

“The large print giveth and the small print taketh away.” – Tom Waits

“No listener gives a damn what microphone preamp you used.” – Craig Anderton

“Everyone understands and accepts that the placebo effect is real, but for some reason audiophiles think it never happens to them.” – Unknown

“The most important component in the whole musical spectrum is to be able to transcend and escape your own cliches while holding on to all the things you’ve learned and continue to love about creating music and sharing it.” – Prefuse 73

“Everyone has a plan, untill they get punched in the mouth.” – Mike Tyson

“Men are made stronger on realization that the helping hand they need is at the end of their own arm.” – Sidney J. Phillips

“Read the labels and play it loud!” – the RZA

inspirational quotes

Canapisa 2011 – sabato 28 maggio

Tuesday, May 10th, 2011

Conferenza stampa di presentazione Canapisa 2011 dell’osservatorio antiproibizionista/Canapisa crew

APPELLO CANAPISA 2011

aprile 5th, 2011 at 7:05

L’assunzione e l’uso di sostanze in grado di modificare lo stato di coscienza sono una constante nella storia dell’umanità. Reprimere questo fenomeno è un errore di cui la nostra società comincia ad accorgersi, poiché il divieto di usare sostanze lede, prima di tutto, il diritto di ogni persona all’autodeterminazione. La cultura oscurantista ed autoritaria di oggi trova la sua massima e compiuta espressione nelle politiche proibizioniste del nostro Governo. Il proibizionismo è un metodo per impedire una crescita individuale autonoma a vantaggio di ideologie autoritarie, che impongono valori utili a chi vorrebbe il potere morale e materiale della società.

Il proibizionismo è un tassello fondamentale del controllo sociale e delle pratiche repressive, in Italia e nel mondo. Le implicazioni sono evidenti in quanto la maggioranza delle persone che subiscono questa repressione sono i più deboli o gli “scomodi” della nostra società: immigrati, assuntori di sostanze, poveri ed anticonformisti. In Italia circa il 40% dei detenuti è recluso per reati connessi all’uso di sostanze; negli ultimi anni assistiamo all’aumento vertiginoso di casi che vedono persone indagate per droga essere torturate ed uccise dalla brutalità poliziesca, carceraria e psichiatrica.Consideriamo inoltre che molti di questi carcerati incapperanno quasi certamente nell’altro decreto istituito per punire i più deboli, la legge Cirielli sulla reiterazione dei reati: non è difficile intuire che un assuntore di sostanze illecite possa facilmente commettere lo stesso “crimine”. Se aggiungiamo la legge Bossi-Fini varata per incarcerare migranti senza nessuna colpa, se non quella di espatriare dal proprio paese d’origine, ecco che abbiamo messo a fuoco il trittico di leggi che riempie le nostre carceri. Un’umanità composta in stragrande maggioranza da migranti disoccupati e persone la cui unica colpa è quella di aver assunto sostanze proibite, pur non avendo fatto male ad alcuno. Il carcere diventa così una grande oscura discarica sociale in cui omicidi, suicidi ed abusi diventano la norma. E’ il luogo dove occultare agli occhi della società persone scomode o non funzionali al sistema economico e sociale prestabilito. Per questo riteniamo prioritaria la lotta per l’abolizione delle tre infami leggi liberticide: la FINI -GIOVANARDI, la CIRIELLI e la BOSSI-FINI.

La questione del proibizionismo inoltre ha conseguenze non solo sociali e culturali, ma anche grandi implicazioni economiche, fino a poter sostenere che siano proprio queste ad averlo fatto nascere e a sorreggerlo negli anni.Con l’avvento delle convenzioni proibizioniste planetarie, su forte spinta del governo federale USA, si sono sviluppate grosse organizzazioni di narcotraffico transnazionali che sono diventate protagoniste dell’economia globale, grazie alla disponibilità di denaro contante ed alla corruzione dei politici, riuscendo a finanziare dittatori, guerre e devastazioni ambientali.

Se da un lato ci sono le sostanze bandite, dall’altro ci sono quelle legali e tra queste troviamo l’alcol, il tabacco, il caffè e i farmaci psichiatrici, ultimi non per importanza, ma in quanto la loro scoperta e diffusione è relativamente recente. Le sostanze sintetiche di maggior uso sono i farmaci di punta delle farmaceutiche a livello mondiale, che sono tra le più strenue sostenitrici del proibizionismo. Una parte cospicua dei loro bilanci è appunto finalizzata alla realizzazione di programmi di ricerca per dimostrare quanto facciano male le sostanze illegali e quanto invece siano benefiche le sostanze di sintesi da loro prodotte.Le più antiche conoscenze sulle sostanze psicoattive, composte per lo più da prodotti naturali e facilmente coltivabili da chiunque, si vanno così perdendo a discapito del nostro reale benessere e a tutto vantaggio del consumismo indiscriminato di drugs (farmaci e droghe).

Negli ultimi anni i fasulli narcotest utilizzati per la sicurezza nelle strade e nei luoghi di lavoro stanno rendendo sempre più difficile la vita già precaria di molte persone.Il nuovo codice della strada voluto da Giovanardi e sponsorizzato dalle compagnie assicurative (che ne hanno solo da guadagnare), unito al peggioramento delle condizioni lavorative sono l’ennesima prova di una PERSECUZIONE DI MASSA IN ATTO, utile solo a coprire gli interessi e le ideologie di pochi.

Per non essere vittime o complici di questo colossale business dalle trame oscure è necessario mettere in campo pratiche alternative capaci di produrre e diffondere beni durevoli, alimenti sani, cure naturali, in un quadro ecologicamente sostenibile. Accanto a pratiche alternative di sviluppo economico è fondamentale anche un lavoro di ricerca, di denuncia, di socializzazione e divulgazione delle informazioni per l’affermazione, il rafforzamento e l’organizzazione dell’alternativa politica, sociale e culturale ad un sistema capital-proibizionista.Basta con l’ipocrisia del proibizionismo!! L’auto-organizzazione , l’auto-produzione ed una cultura del consumo critico e consapevole sono l’unica soluzione!!!!

 

L’apartheid era la politica di segregazione raziale istituita dal governo di etnia bianca del sudafrica nel dopoguerra e rimasta in vigore fino al 1990. Oggi in Sudafrica sono stati fatti molti passi avanti per sconfiggere quest’ingiustizia ma nel mondo esistono ancora molte apartheid. Anche in Italia, grazie ad una vera e propria psicosi contagiata dai mezzi di comunicazione asserviti alle mafie è in atto una segregazione che riguarda  non un gruppo etnico bensì una categoria trasversale della nostra società, la categoria dei consumatori di sostanze proibite.

Il nuovo codice della strada voluto da Giovanardi e sponsorizzato dalle compagnie assicurative (che da questa idea hanno solo da guadagnare) può essere considerato un esempio di questa disuguaglianza. Secondo i dati della Croce rossa e della stessa Polizia Stradale, in italia la stragrande maggioranza degli incidenti stradali non sono attribuibili all’utilizzo di alcol e droghe (che provocano appena il 3,9% degli incidenti) bensì alla velocità, all’utilizzo dei cellulari alla guida dalle condizioni in cui versano le nostre strade, ma da una parte il governo taglia sulla sicurezza stradale, dall’altra cerca consensi con una politica stupida, demagogica oltrechè discriminante introducendo i test antidroga. Infatti uno di questi test, non prova che il conducente di una vettura stia guidando sotto l’effetto di qualche sostanza, bensì che esso negli ultimi giorni ne ha assunta qualcuna. Questa norma penalizza in maniera particolare i consumatori di Cannabis i cui metaboliti restano nell’organismo fino a due mesi. Questo disegno di legge ha portato a dei casi a dir poco eclatanti di ingiustizia: a Sesto Fiorentino investite in auto da un Suv passato col rosso sono state considerate responsabili dell’incidente solo perchè positive alla cannabis. Ne consegue che uno che non ha assunto sostanze può impunemente passare col rosso e travolgere due ragazzi impunemente se questi ultimi sono consumatori di sostanze. Una vera e propria istigazione all’omicidio. Se questa non è apartheid…

Anche i controlli ed i test antidroga per lavoratori sono stati fatti passare come norme di sicurezza pubblica utili a combattere gli incidenti sul lavoro bensì questi siano causati quasi sempre da un allegra applicazione del codice di sicurezza da parte dei datori di lavoro nonchè dai ritmi di lavoro stessi, sempre più intensi ed estenuanti. Ma anche qui il governo da una parte favorisce gli industriali (vedi nuovo cntratto di lavoro collettivo voluto da Marchionne per gli operai Fiat) dall’altra colpevolizza i lavoratori per gli incidenti colpendo una fascia trasversale di essi e cioè isoliti consumatori di sostanze, ovvero le pecore nere, i capi espiatori, a cui la politica per nascondere il totale asservimento alla borghesia attribuisce l’origine del problema. Anche in questo caso ne consegue che se non decade questo principio nel giro di pochi anni un consumatore di sostanze non potrà più godere del diritto di lavorare. Anche questo ricorda la segregazione raziale Sudafricana.

Come collettivo antiproibizionista siamo totalmente in disaccordo con questa politica ultra-proibizionista, discriminatoria e demagogica e pensiamo che se non riusciremo, tutti assieme, a contrastarla efficaciemente tra pochi anni saremo costretti a mandare i nostri figli a scuole speciali per figli di consumatori di sostanze.

info — http://osservatorioantipro.org/?p=14

Fuori Frame

Saturday, April 16th, 2011

Sab 16 aprile – Fuori Frame @ CSA nEXt Emerson – via di Bellagio 15, Firenze

fuori frame

Categorie: Iniziative

Fuori Frame: Indagine audio visiva al margine
h 21 cena, dalle 22 live set audiovideo, installazioni, performance e dance floor

Installazioni: officine cinematografiche&A. Geri-L. Guarnieri, tds, collettivo ausbhan, alias70-Lo cicero

Live set: oginoknaus, otolab, eramare, teatrino elettrico, backspace, newtown2060

OGINO:KNAUSSURBAN SKIN 07 – Florence
Urban skin è un processo di indagine compiuto attraverso esplorazioni puntigliose e programmatica flanérie, catturando segni e tracce, e ripropoponendole in forma molteplice, in continua evoluzione e ridefinizione. La città viene accarezzata, suonata e remixata. Ricognizioni fotografiche e registrazioni ambientali sono il punto di partenza di un processo che utilizza la modalità live come verifica istintiva e stimolo improvvisativo per reinterpretare le impressioni catturate.
Sulla pelle della città. Una grammatica della separazione, un sistema di censura, una stratificazione di segni. Percorrere, leggere, tastare, annusare, scorticare, incidere, stimolare la pelle della città. La pelle come successione di superfici significanti, come elemento sensibile, come membrana filtrante. La superficie sensibile della città come indice di tensioni sotterranee, sintomo di profonde trasformazioni che avvengono al suo interno. L’attenzione va al dettaglio trascurato, ai segni dissonanti, alle crepe e alle screpolature del tessuto, al desueto, all’opaco, al rimosso, al transitorio. Tracce di sparizioni e di sopraffazioni, di irritazione e di rivolta, di straniamento e alterità. Un corpo a corpo istintivo, messianico, teso all’ascolto, alla risonanza, all’analisi del ritmo; a catturare la pulsazione ed il respiro della città.
Ogino Knauss, collettivo attivo dal 1995, opera nel corso degli anni una deriva costante tra i linguaggi e le pratiche della comunicazione. Nato come laboratorio di cinema mutante a Firenze, ha oggi sede operativa a Berlino.

OTOLABMegatsunami – live audiovisual performance
Megatsunami è una live performance realizzata con due o più’ Lumanoise (strumento autocostruito), luci stroboscopiche, laser, lampade neon e a incandescenza.Modulando le diverse fonti luminose e lasciando grande spazio all’improvvisazione, i performer lavorano con stratificazioni di onde sonore e luminose e orchestrano un live dalle sonorità’ elettriche, industriali e noise e dalle ritmiche techno. il risultato e’ una esperienza fortemente sinestesica e ipnotica, con una perfetta sincronia tra suono e luce.
Audio and light: xo00, tonylight
Hardware development: tonylight
Concept: xo00
Production: otolab, 2011

TEATRINO ELETTRICO – WORK! (lab) – performance audiovisiva
WORK! è il nuovo lavoro di TEATRINO ELETTRICO, ancora in fase embrionale, che sarà presentato qui come studio e quindi non concluso.Work! si riferisce al lavoro come azione ripetuta e coatta, che segue all’imperativo dell’ordine, alla relazione tra il comando e l’esecuzione, al funzionamento di un oggetto, di un meccanismo, di un sistema, di un ragionamento, infine si riferisce all’opera che stiamo guardando e ascoltando e allo stesso tempo ci sfugge. Teatrino elettrico utilizza il linguaggio A/V come una sovramplificazione di micromovimenti e microloop, che avvengono fisicamente sul tavolo, creando un ambiente crudo e ruvido di matrice analogica. Noise da camera + parabola del controllo sociale.

ERAMARE – live-set audio-video
L’immagine di milioni di pixel basta a se stessa. Non tende più come l’immagine meccanico-fotografica, a riprodurre la realtà in maniera verosimile. La utilizza come base per creare nuovi oggetti-immagine. La tra(s)duzione della realtà in una moltitudine di logaritmi, è ben diversa dall’impressione della luce sulla pellicola. ERAMARE appunto, ora è stelline, striscioline viola, scie orizzontali-verticali-oblique. Non solo decontestualizzazione ma alterazione di sostanza: da luce a pixel, da ombra a punti di colore, a incroci matematici. Il tremolio continuo dei punti, si lega inscindibilmente ai beat drum ‘n bass, formando una rete “naturalmente” elettronica: suono-digitale-video.

NEWTONE2060 – concerto live
Trio di improvvisazione composto da Cristiano Calcagnile (batteria, oggetti e table-guitar), Marco Albert (voce), Salvatore Sammartino (vinili).
Il trio si avvale di una palette sonora composita e stralci di canovaccio condiviso alla ricerca di una sceneggiatura musicale visionaria. Il sound si compone e si decostruisce con la narrazione, tra dadaismo e surrealismo, kitsch e poesia, attraversato da eco di canzone d’autore italiana, tango, anni’80, bebop e trash.
Il trio ha pubblicato con Setola di Maiale e con Manic Records, la propria etichetta con cui, da quest’anno, documentano l’attività di studio e ricerca. Un terzo disco è in fase di preparazione.

TdS|THEATRE DES SENS – PORNOLOGIA – installazione
Installazione Performativa di audio, suono, corpi e oggetti. Cosa sei disposto a non guardare?

OFFICINE CINEMATOGRAFICHE&A.GERI-L.GUARNIERI – pellicola su muro
nel suggestivo spazio dello skatepark dell’emerson le pareti prenderanno vita di immagini di vecchie pellicole e pezzi d’autore. pezzo forte “college” di Buster Keaton musicato da A.Geri al contrabbasso e Luigi Guarnieri al pianoforte.

TERESA CHIARELLI&EMANUELA NUVOLI – NORD E SUD? – mostra fotografica
Viaggiando in luoghi molto distanti tra loro, apparentemente lontani culturalmente, abbiamo scoperto una similitudine nei paesaggi e nelle abitudini locali svelando la possibilità che in fondo nord e sud del mondo non siano poi così distanti. Attraverso queste immagini si abbattono le distanze che si nascondono nelle differenze.

GUIDO CERVETTI – RESISTENZA LAICA – mostra fotografica – Gen/Feb 2010
-Inquadramento tematico: Il XX sec. è quello dove l’idea di progresso lascia il posto a quella del mito e si trasforma in religione, con i suoi conseguenti fanatismi, alla quale sacrificare molti degli altri aspetti della società. Una delle manifestazioni sensibili di ciò sono i bisogni indotti, bisogni inventati nel giro di pochi anni, che invece sembrano essere archetipici della nostra esistenza e fondamentali alla nostra vita. I bisogni indotti ci allontanano dai nostri ritmi naturali, semplificandoci troppo la vita dimentichiamo conoscenze antiche. Non è attraverso un’ altra mitizzazione, quella del primitivismo, che si ridurrebbe al compianto di un’ epoca felice che non tornerà più, che si resiste al fanatismo del progresso, ma con una critica radicale ed eretica che utilizzi il progresso come mezzo e non come fine. Funzionale a ciò è la scelta della desaturazione che non rimanda all’immobilità del tempo ma cerca di conciliare sviluppo e reali bisogni umani.
Le foto sono state fatte in un bosco occupato per impedire la costruzione della linea MAT (molto alta tensione) in Spagna.

COLLETTIVO AUSBHAN – MISE EN SCENE – installazione visiva
Oggetti, monitor, piante ed altro fanno parte della video istallazione creata dal collettivo-ausbahn di Firenze. L´intento è quello di giocare tra pubblico e privato cercando, per l’occasione, di ricreare la struttura del nostro laboratorio situato nel quartiere di novoli a Firenze in un luogo pubblico, in questo caso il centro sociale Next-Emerson. collettivoausbahn@gmail.com

Schnitt Pianoform live set

Friday, April 15th, 2011

| PIANOFORM | 15-04-2011 |
Fräulein AMELIE mix set

A.S. Aurora – viale Pratolini 2, Firenze

info — http://www.schnitt.it/