Errata Corrige film avanguardie al CPA FIsud: ingresso 2€

June 25th, 2007 by thx1138


Fotogrammi da "Rhythmus 21" Hans Richter; 1921

Errata Corrige: INGRESSO sottoscrizione 2 €

Stasera

al CPA Fi-Sud, CENTRO POPOLARE AUTOGESTITO

OFFICINE CINEMATOGRAFICHE

presentano

" ACCOMPAGNALI TUTTI "

– LA NOTTE DEL CINEMA MUSICATO –  

cinema all'aperto
con lo zio Jo; proiezione cinematografica (no video!!!) dei seguenti
film delle avanguardie artistiche degli anni Venti:

Fernand Leger "Le ballet mecanique" 19' – FR – 1924

Rene Claire "Entracte" 22' – FR – 1924

Hans Richter "Fantasmi del mattino", "rhythmus 21" 14' – Ger. – 1921, 1928

Emile Cohl, cartoni animati. 15' – USA – 1913

Luis Bunuel, salvador dali "Un chien andalou" 17' – FR – 1928

i film (in 16 mm, muti) sono sonorizzati da dj Andrea, dj Massi, dj Hanzel, dj Rollo, dj Slimer

Centro Popolare Autogestito Firenze Sud – Via Villamagna 27/a, 50100 Firenze Italy
bus: 3, 8, 23, 71, 80 (fermata p.zza Gualfredotto)
Uscita autostrada Firenze Sud, svincolo v.le Europa .

http://www.cpafisud.org/

Film delle avanguardie anni ’20, stasera al CPA Fi-Sud

June 25th, 2007 by thx1138


Le Ballet Mécanique (Il Balletto Meccanico)
AKA Charlot présente le ballet mécanique

Stasera al CPA Firenze Sud  in via Villamagna
cinema all' aperto con lo zio Jo; proiezione cinematografica (no video!!!) dei seguenti film delle avanguardie artistiche degli anni Venti:

Fernand Leger "Le ballet mecanique" 19' – FR – 1924

Rene Claire "Entracte" 22' – FR – 1924

Hans Richter "Fantasmi del mattino", "rhythmus 21" 14' – Ger. – 1921, 1928

Emile Cohl, cartoni animati. 15' – USA – 1913

Luis Bunuel, salvador dali "Un chien andalou" 17' – FR – 1928

i film (in 16 mm, muti) sono sonorizzati da dj Andrea, dj Massi, dj Hanzel, dj Rollo, dj Slimer

INGRESSO GRATUITO

Bar: cocktail, birre alla spina e in bottiglia


Centro Popolare Autogestito Firenze Sud – Via Villamagna 27/a, 50100 Firenze Italy
bus: 3,8,23,71,80 (fermata p.zza Gualfredotto)
Uscita autostrada Firenze Sud, svincolo v.le Europa .

http://www.cpafisud.org/

Keep The Lasagna Flying

June 13th, 2007 by thx1138

"Keep the lasagna flying" (Mantenete in volo la lasagna) e' stato l'ultimo messaggio lasciato da Robert Anton Wilson (RIP) nel suo blog "RAW Data" (http://robertantonwilson.blogspot.com/). Questo grande scrittore, in italia quasi del tutto sconosciuto al grande pubblico, e' scomparso l'11 gennaio scorso.

Hail Eris!

info:

http://www.rawilson.com/ 

http://www.rawilson.com/illuminatus.html 

 

 

Tratto da PsychoAttiva #1 ShaKe Edizioni

La mia tesi finale all'Università Paideia, nel 1980, aveva il titolo stentoreo di "L'evoluzione dei circuiti neuro-sociologici: un contributo alla sociobiologia della coscienza" (che ha veramente un puzzo accademico, non è vero, perdio?). Il tema principale della dissertazione, come quello della maggior parte dei miei libri, consisteva nel cercare di comprendere come qualcosa di così complesso come la società umana sarebbe emersa da un branco di ordinati primati, mammiferi che erano solo marginalmente più intelligenti dei lupi o dei ratti.

La mia tesi sosteneva che il linguaggio e l'ipnosi formano il fondamento su cui gli umani creano mondi di coscienza e di fantasia che nessun altro animale sembra capace di raggiungere. Vale a dire che dovunque appariva il linguaggio, esso permetteva alla gente di fare ciò che nessun altro animale sembra fare, cioè visualizzare e/o contemplare verbalmente qualcosa che non è presente davanti ai sensi. (Penso che il linguaggio rappresenti l'equivalente evoluzionario di un salto quantico; un salto dovuto probabilmente all'incontro fra gli ominidi e le piante psichedeliche; naturalmente non espressi questo nella tesi; sarò un idiota, ma non un perfetto idiota!).

Questa fantasia o riflesso o cogitazione ci permette quindi di mettere a confronto ciò che immaginiamo con ciò che sperimentiamo. Gli animali soffrono solo il dolore fisico; gli umani soffrono sia il dolore fisico sia un dolore psicologico aggiunto, derivante dal pensiero (inteso come costrutto verbale) "Non dovrei sopportare ciò". Questo ci spinge a lottare per il progresso sociale, per una medicina migliore, eccetera; ma ci spinge pure a sentire lo stesso amaro senso di ingiustizia o di offesa quando non c'è niente di concreto che possiamo fare per alleviare il dolore.

In breve, senza linguaggio avremo meno sofferenza e niente progresso.

Ricordiamo anche che ciò che immaginiamo contiene sia una gran quantità di cose desiderabili sia una gran quantità di cose terrificanti; ciò che vogliamo e ciò di cui abbiamo paura. Perciò, diversamente dai nostri cugini scimpanzé e babbuini, per quanto abili essi possano essere, solo gli umani possono agognare cose che non sono mai esistite al di fuori dei giochi di linguaggio (cioè, i loro pensieri).

Gli umani possono irritarsi molto con il mondo intero per il fatto di non essere così piacevole come lo sono le loro fantasie. Possono anche spaventare a morte se stessi, o spaventarsi l'uno con l'altro, con dei costrutti verbali che non sono mai apparsi nell'esperienza sensibile. Dunque: lo stato di vivere nella fantasia, o essere in un trip in testa non è per nulla raro e non è tipico solo degli intellettuali ben nutriti titolari di cattedre. Tutti sono preda di un tale stato, a livelli piuttosto allarmanti. Gli umani non hanno mai a che fare con la cruda e nuda esperienza come gli altri animali. Essi hanno a che fare con l'esperienza filtrata attraverso ciò che Timothy Leary chiama un tunnel di realtà ed i sociologi chiamano griglia o glossario – un sistema di credenze.

Ogni sistema di credenze (o SC) colora l'esperienza in modo differente, rosa-rosso o nero-cupo o qualche gusto unico e personale. Possiamo vedere come il SC di qualcun altro renda a volte questo qualcun altro cieco e stupido. Ma troviamo molto duro notare come il nostro SC fa lo stesso con noi. Ecco ciò che gli antropologi chiamano acculturazione. Con Gurdjieff, preferisco chiamarla ipnosi.

Tutte le culture del pianeta, dai boscimani africani dell'Età della pietra ai contadini ancora medievali della Contea Kerry in Irlanda, dalla folla artistica parigina a quella agnostica di Oxford, dai repubblicani dell'Ohio ai fondamentalisti islamici iraniani, dai fanatici della fantascienza ai neopagani e streghe, dai buddhisti tibetani al Comitato per la Prova Scientifica delle Affermazioni sul Paranormale, ciascuno di essi rappresenta un altro caso di ipnosi di gruppo da parte di un sistema di credenze. Ecco dunque che quando fui spedito a scuola per essere educato, questo voleva dire che dovevo essere ipnotizzato dentro il tunnel di realtà della mia tribù.

E' straordinariamente facile indurre un'ipnosi almeno parziale nei primati addomesticati. Ogni politico sa come indurre un'ipnosi, e solo dannatamente pochi individui sul pianeta sanno come de-ipnotizzare se stessi. Il mondo non è governato dai fattti o dalla logica. E' governato dai sistemi di credenze.

Se mettete insieme in una stanza un gruppo fatto di cattolici irlandesi, banchieri tedeschi, intelletuali francesi, sacerdoti indù, repubblicani di Orange County (Los Angeles), burocrati russi, nudisti, buddhisti e seguaci di scientology, nessuno di essi sarà capace di comprendere nessuno degli altri, ecceto che in modo molto vago e distorto. I loro SC si impegoleranno nel sistema cervello-orecchio-occhio e distorceranno tutte le percezioni.

IMPORTANTE! LEGGERE ATTENTAMENTE! Quello che sto dicendo può esser espresso in due semplici comandamenti:
(1) Non credere mai totalmente nel SC di qualcunaltro;
(2) Non credere mai totalmente nel proprio SC.
Queste formulazioni sono mie, ma l'idea di base qui, naturalmente, deriva da Gautama Buddha. Se non mantenete un certo zeteticismo (un antico termine greco, fatto rivivere dal Dr. Marcello Truzzi, che significa scettico verso i dogmi) verso tutte le idee, per quanto affascinanti esse siano, siete entrati nell'ipnosi, come vi entrai io quando fui mandato a una scuola cattolica per essere educato dalle suore – un mucchio di donne ignoranti che erano state ipnotizzate così profondamente da restare mentalmente mutilate per tutta la vita.

In una famosa storia, viene chiesto al Buddha:
Tu sei Dio?
No, risponde egli.
Sei un santo?
No.
Allora cosa sei?
Sono sveglio.

Voleva dire che era capace di vedere chi era, dove era, e cosa accadeva intorno a lui, non essendo più accecato dai sistemi di credenze.

Robert Anton Wilson 

 

Il testo qui sopra e' tratto da

http://ventitre.noblogs.org/post/2007/03/24/teoria-generale-sistemi-di-credenze

xxx 

Officine Cinematografiche. Foto 2007 + Flyers

June 13th, 2007 by thx1138

Le Officine Cinematografiche sono una realta' dell'underground fiorentino molto attiva fin dai primi anni novanta. Jo La Face, l'uomo con la testa piena di film, la mente e il braccio delle Officine, ha proiettato nel corso della sua carriera di proiezionista cinematografico piu' di 10000 film. Questo post e' dedicato a lui e a tutti quelli che ci hanno aiutato a rendere possibile questa esperienza.

qui potete vedere le scansioni di alcuni flyer degli eventi organizzati dalle Officine:

http://www.geocities.com/snoyd2001/longinottik.html

questa e' la pagina ufficiale delle Officine dove trovate il calendario delle prossime e delle passate proiezioni:

http://www.cpafisud.org/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=43

Foto: Kate (2007) 


Fiammetta e Alessio 


Sara


zio Jo – sullo sfondo nella foto: Isabella Rossellini


Chiara Vampyr e Jo

Peace! 

“Il Gatto In Noi” W.S. Burroughs – estratto # 3

June 11th, 2007 by thx1138

Estratto da "Il Gatto In Noi", William S. Burroughs.

" […] Credo che nessuno possa scrivere un'autobiografia del tutto sincera. Sono sicuro che nessuno soporterebe di leggerla: Il mio passato e' stato un fiume malvagio.

Il contatto animale puo' modificare Quelli che Castaneda chiama << punti di congiungimento >>. Come l'amore materno. Hollywood ci ha fatto sopra le sue svenevolezze. Andy Hardy si inginocchia accanto al letto della madre. Ma in questo cosa c'e' di sbagliato? Un bravo ragazzino americano che prega per sua madre. Cosa c'e' di sbagliato? << Ti dico io cosa c'e' di sbagliato, B.J. E' merda. E' una schifezza nauseabonda, e distrugge la verita' che ci sta sotto >>. Guarda una foca monaca su un banco di ghiaccio con il suo cucciolo. Vento a trenta miglia all'ora, trenta gradi sottozero. Cerca di vedere dentro i suoi occhi a fessura, gialli, fieri, pazzi, tristi, disperati. Margine estremo di un pianeta condannato. Non puo' mentire a se stessa, non puo' tirarsi addosso nessun patetico straccio di autoglorificazione verbale.  E' li sulla banchisa, con il suo cucciolo. Sposta i suoi due quintali di peso per rendere accessibile una mammella. C'e' un piccolo con il dorso lacerato da uno dei maschi adulti. Probabilmente non ce la fara'. Devono nuotare tutti fino in Danimarca, distante millecinquecento miglia. Perche'? Le foche non sanno perche'. Devono arrivare in Danimarca. Devono arrivare tutte in Danimarca.

Qualcuno ha detto che i gatti sono gli animali piu' lontani dal modello umano. Dipende dal tipo di uomini, e naturalmente dal tipo di gatti. Io trovo che  gatti siano a volte misteriosamente umani. Nel 1963, Ian Sommerville e io ci eravamo appena trasferiti nela casa in calle Larachi 4 a Tangeri. Ecco che diversi gatti si radunano davanti alla porta aperta, facendosi avanti e poi arretrando  come paurosi di arrivare a portata di mano. Poi un gatto bianco si avvicina pian pianino. Gli tendo la mano. Il gatto inarca la schiena, va avanti e indietro, sotto la mia mano fa le fusa come sempre i gatti hanno fatto da quando e' stato addomesticato il primo gatto. Gli altri gatti brontolano e piagnucolano per protesta: << Guardalo il leccapiedi! >>

Agosto 1984. James era in centro all'angolo tra la Settima e la Massachussetts, quando ha sentito un gatto miagolare molto forte, come se soffrisse. E' andato a vedere e un gatto nero gli e' saltato in braccio. L'ha portato a casa e appena io ho cominciato ad aprire una scatoletta di cibo per gatti quella bestiolina e' saltata sul piano di cucina precipitandosi sulla scatoletta. Ha mangiato smodatamente, per cui cassettina piena di merda, e poi merda sul tappeto. L'ho chiamato Fletch. E' tutto scintillio e splendore e fascino, ingordigia che si fa innocenza e bellezza. Fletch, il nero trovatello, e' un animale squisito e raffinato, con una luccicante pelliccia nera, una lucida testa nera come di lontra, snello e sinuoso, con gli occhi verdi. Dopo due giorni che era in casa mi e' saltato sul letto e s'e' accoccolato contro di me, facendo le fusa e mettendomi le zampe sul viso. e' un maschio non castrato di circa sei mesi, ha chiazze bianche sul petto e sulla pancia.

Ho tenuto Fletch dentro casa per cinque giorni temendo che scappasse via, e quando lo abbiamo lasciato uscire e' schizzato su un ramo a dieci metri da terra. La scena aveva un che di Una sera di carnevale di Rousseau… una luna offuscata, i ragazzi che mangiano zucchero filato, luci sul corso centrale della festa, una ventata di musica da circo, e Fletch lassu' a piu' di dieci metri che non vuol scendere. Cosa devo fare chiamare i pompieri? Poi arriva Ruski (altro gatto che viveva a casa di Burroughs. ndr), sale sull' albero e fa venire giu' Fletch.

Un anno dopo, il figlio di Ruski avuto da Calico Jane va a piazzarsi sullo stesso albero. Si sta facendo buio. Riesco a vederlo con la torcia elettrica, ma non vuole venire giu', cosi' chiamo Wayne Propst, che arriva con una scala. Vado fuori, illumino l'albero con la torcia e vedo il collarino rosso di Fletch. E Fletch porta giu' il gattino. […] "

foto e trascrizione di THX (2007)