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Hackmeeting 2009 – Milano 19-20-21 Giugno

Saturday, June 13th, 2009

fonte: http://cavallette.autistici.org/2009/06/4231

Hackmeeting – 19-20-21 Giugno 2009 – Milano

Pubblicato il 10.06.2009 in Appuntamenti da R* ||

dal 9 Giugno, il Warm-up del meeting: Incontri di avvicinamento.

Dopo dieci anni Hackmeeting è di nuovo a Milano.
Tre giorni per far conoscere il babau a chi è prigioniero della paura, introdurre alla peer to peer economy chi si è illuso con l’economia suicida, rilanciare lo scambio orizzontale per chi ha dimenticato questa pratica naturale e istintiva alla base dell’evoluzione umana.
Il controllo e le gerarchie sono state inventate da chi vuole monopolizzare lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali per trarre vantaggio dall’instabilità che ne consegue.

Hackmeeting nuovamente a Milano non è un caso. In una città che ha ucciso i propri spazi sociali, tornare con Hackmeeting significa mettere il dito nella piaga dimostrando che esistono altri modi di pensare, logiche non commerciali che generano ricchezza umana sorpassando gli interessi di business, felicità sociali e virus benigni contro la crisi.
Per questo motivo hackmeeting sarà preceduto da un periodo di Warm up: una serie di incontri su *p2p*, *paura* e *controllo* che si terranno nei principali poli universitari della città.

L’hackmeeting e’ l’incontro delle comunita’, delle controculture digitali e non, e delle individualita’ che si pongono in maniera critica e propositiva rispetto all’avanzare delle nuove tecnologie, sempre piu’ legate a doppio filo al controllo sociale, alle imprese belliche e alla commercializzazione di ogni spazio vitale. Tre giorni di seminari, giochi, feste, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo.
L’evento e’ totalmente autogestito: non ci sono organizzatori e fruitori, ma solo partecipanti.

Dettagli su http://hackmeeting.org/
 

Jozef van Wissem + Gunn/Diehl Duo + Screening “Blue” by Derek Jarman + tapes: JD Zazie (IT)

Wednesday, May 27th, 2009
Donnerstag, 28. Mai 2009 / 20 Uhr
Jozef van Wissem + Gunn/Diehl Duo + Screening "Blue" by Derek Jarman + 
tapes: JD Zazie (IT)
*Blue. The Image as Emotion.
For the evening of May 28, Film Director Derek Jarmans "Blue" will be 
screened inbetween the live-sets of Jozef van Wissem and Gunn/Diehl as 
metaphor for the human or "not-so-human" condition of receiving daily 
impressions of things lively-felt, circling in and out like waves, with 
their constant need to be tagged - as images that become an emotion. 
"Blue" is the color that comes to mind while listening to the 
hyper-fragile string-works of Brooklyn-based Steve Gunn/H. Diehl (of 
GHQ/Vanishing Voice/Time Life/Nautilus), "Blue" is the color that draws 
a line from the 16th century painter Hans Holbein, to Kandinsky/Marc`s 
1910s Expressionist collective Der Blaue Reiter, to Brücke with Otto 
Mueller "Landschaft mit Badenden", to Yves Kleins work in the 1950s and 
the contemporary deconstructed, palindromized Renaissance Lute 
Compositions by Netherlands born Jozef van Wissem. Derek Jarman`s final 
movie "Blue" (UK 1993), a  memory map spoken on blue-screen, mostly from 
ill-in-hospital-beds point of view, a collage of recurring monologues, 
sound- and music interplays, is driven by the need to finally /"be 
released from image".
**Jozef van Wissem:
http://www.jozefvanwissem.com/
http://www.myspace.com/vanwissem
http://www.myspace.com/thebrethrenofthefreespirit
**Steve Gunn + Heidi Diehl:
http://www.myspace.com/pyramidmerchandise
http://www.myspace.com/nautilus2000
**JD Zazie:
http://virb.com/jdzazie
location/info:
http://www.white-rabbit-berlin.com/
http://www.hairentertainment.com/ <http://www.hairentertainment.com/lockig>
support:
http://www.a-musik.com/
********************************************************************************************************************
White Rabbit Berlin/ Galerie der Künste
Potsdamer Strasse 98 /10875 Berlin
U-1: Kurfürstenstrasse/U-2 Bülowstrasse - Metro-Bus: M29/M48/M85 bis 
Potsdamer Brücke
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Neutralità della Rete

Friday, May 8th, 2009

fonte: http://www.blackouteurope.eu/lang/it/urgente-sara-votato-dal-parlamento-europeo-a-fine-aprile-2009.html 

LA COALIZIONE EUROPEA OPENNET E L’ASSOCIAZIONE SCAMBIO ETICO RINGRAZIANO I CITTADINI EUROPEI E ITALIANI

I dibattiti e la mobilitazione sul Pacchetto Telecom hanno portato al riconoscimento, di capitale importanza, che l’accesso a Internet è un diritto fondamentale. L’approvazione, con una maggioranza prossima al 90%, dell’Emendamento 138/46 nella sua forma originale, presso il Parlamento Europeo, rappresenta il colpo finale contro coloro che sostengono politiche di risposta graduale e disconnessione automatica dalla Rete sulla base di indizi/sospetti e comunque senza una sentenza della magistratura.

Tuttavia, il Parlamento Europeo ha adottato un testo di compromesso piuttosto debole in merito alla Neutralità della Rete: non è stata adottata alcuna protezione forte contro le discriminazioni su contenuti e applicazioni.

La Coalizione OpenNet e l’Associazione Scambio Etico desiderano ringraziare sentitamente tutti coloro che, con dedizione e impegno civico ammirevoli, hanno permesso di raggiungere questa affermazione legale straordinaria a difesa dei diritti fondamentali. Anche in merito ad un altro tema pericoloso, è stata conseguita una significativa vittoria: la co-operazione fra ISP e detentori dei diritti correlati al copyright è stata modificata ed ora non è più obbligatoria. Occorre dire che non è nemmeno proibita, per cui la scelta operativa ricadrà sui singoli Stati Membri. Sarà pertanto necessario vigilare affinché non si abusi di questa possibilità.

Un sentito ringraziamento va anche a tutti gli europarlamentari che si sono schierati in difesa delle libertà fondamentali resistendo alle forti pressioni di alcune parti. Come promesso, stiamo già analizzando i voti (un primo resoconto è già stato postato dal Presidente Di Liberto).

I risultati conseguiti sono eccezionali, se si pensa che ci troviamo di fronte ad interessi colossali e a pressioni fortissime. Le società di telecomunicazioni AT&T, Verizon e Vodafone, sono riuscite a premere per gli emendamenti AT&T con un’opera di lobbying martellante. Approfitto per chiarire, viste le richieste che ho ricevuto in privato, che "emendamenti AT&T" non è un nomignolo, è il nome reale a cui ci si riferisce, anche all’interno del Parlamento Europeo, agli emendamenti avanzati da AT&T e dalla Net Confidence Coalition, 2 dei quali si sono infiltrati, nella forma e nello spirito, nella Direttiva Servizi Universali ieri approvata. La Net Confidence Coalition annovera, oltre alle società citate, anche Nokia e Cisco. La position paper della Net Confidence Coalition è stata a lungo pubblicamente disponibile presso i siti delle società citate.

Siccome la Direttiva Servizi Universali è stata negoziata con il Consiglio ed è stata adottata sostanzialmente senza modifiche di rilievo, è estremamente probabile che prima o poi diventerà legge. Sarà pertanto necessario vigilare all’interno dei singoli Stati Membri; appena disponibili i nuovi documenti ufficiali, l’analisi e l’opera della Coalizione OpenNet proseguiranno senza sosta.

COSA SUCCEDERA’ ORA?

Entro giugno il Consiglio UE deciderà se adottare tutto il Pacchetto così com’è, o più probabilmente rimandare indietro il Pacchetto in Terza Lettura con conciliazione, sotto la presidenza svedese. La Terza Lettura verterà essenzialmente sull’emendamento 138/46, che in ultima analisi è l’unico punto su cui Consiglio e Parlamento non concordano. Ci possiamo ragionevolemente aspettare che una parte del Consiglio, guidata probabilmente dalla Francia, premerà per stralciare per l’ennesima volta questo emendamento chiave, mentre un’altra parte, forse, potrebbe appoggiarlo.

La Direttiva Servizi Universali, che è molto problematica per la NN, dovrebbe invece non essere oggetto di grande discussione nemmeno in caso di Terza Lettura, visto che è stata adottata la versione negoziata con il Consiglio con una minima variazione.

La Coalizione OpenNet proseguirà nella campagna di sensibilizzazione, di informazione e di opera attiva, estendendo l’attenzione, come è ovvio e necessario, presso il Consiglio dei Ministri dell’Unione e il COREPER (il comitato permanente dei funzionari che mandano avanti il Consiglio). Chiediamo quindi a tutti coloro che fin qui si sono impegnati con passione straordinaria di non abbassare la guardia, di godersi questa parziale vittoria solo per qualche giorno, e di continuare a seguirci e tenersi pronti per il prosieguo della campagna. Ci saranno novità importanti all’inizio della prossima settimana.

Grazie a tutti!
Paolo Brini
(portavoce Associazione Scambio Etico – coordinatore coalizione OpenNet per l’Italia)

The Addams Family

Thursday, May 7th, 2009

La Rete ha vinto e resta libera

Sunday, May 3rd, 2009

fonte: http://punto-informatico.it/

 
La libertà dei cittadini italiani di
usare la Rete per informare ed informarsi così come loro garantito dalla Carta
fondamentale dei diritti dell’uomo e del cittadino prima e dalla Costituzione
poi è salva… almeno per il momento.

I Deputati italiani, infatti,
mostrando una maturità ed un rispetto per i diritti fondamentali dei cittadini e
degli utenti superiore a quello dei colleghi del Senato, nella notte di ieri,
hanno abrogato l’art. 60 del DDL n. 2180, meglio noto al grande pubblico come
emendamento D’Alia, approvando l’emendamento Cassinelli. Uno dei più pericolosi
attentati alla libertà dell’informazione in Rete ed attraverso la Rete è stato,
dunque, sventato.

L’emendamento D’Alia, infatti – che sia stato frutto di
superficialità, ignoranza delle dinamiche di circolazione dei contenuti in Rete
o di un eccesso di giustizialismo – avrebbe drammaticamente ridotto la libertà
di informazione nel nostro Paese per effetto dell’applicazione di una perversa
logica repressivo-cautelare in forza della quale la sospetta commissione da
parte di un singolo di un reato di opinione avrebbe finito con il gravare
sull’intera collettività che, dalla sera alla mattina, si sarebbe ritrovata
nell’impossibilità di informare ed informarsi attraverso blog, ugc e altre
piattaforme telematiche.

Nei prossimi giorni varrà, forse, la pena di
fermarsi a riflettere su come sia potuto accadere che nel 2009 un Senatore della
Repubblica abbia proposto – ed i suoi colleghi abbiano a larga maggioranza
approvato – un emendamento che minacciava di oscurare la Rete nel secolo della
Rete.
Oggi, però, credo sia più importante parlare di come si è impedito che
tale intendimento divenisse realtà e si è giunti al pentimento operoso del
nostro legislatore. Si tratta, infatti, di un percorso virtuoso che sarebbe
auspicabile non restasse isolato. Protagonista indiscussa di questo percorso è
stata – mi sia consentito, solo per un istante, proporne un’immaginaria
personificazione – la Rete in tutte le sue molteplici forme e
sfaccettature.

È stato il tam tam della blogosfera, quello nelle
piattaforme di social network, il rimbalzare dei video su YouTube, il libero
esercizio da parte di centinaia di migliaia di cittadini italiani che ogni
giorno usano la Rete del loro diritto di critica e la viralità della
comunicazione elettronica a costringere il Parlamento a prestare attenzione ai
1684 caratteri (spazi esclusi) dell’emendamento D’Alia che, altrimenti,
avrebbero rischiato di passare inosservati e di formare oggetto – come
probabilmente già accaduto al Senato – di un voto distratto, assonnato,
intorpidito che, difficilmente, le parole "filtraggio", "Internet" o
"connettività" sarebbero state in grado di risvegliare.

È un successo
della Rete, dunque, quello che si è celebrato nella serata di ieri a
Montecitorio al momento del voto in Commissione riunita Giustizia-Affari
Costituzionali con il quale si è abrogato l’art. 60 del DDL n. 2180,
l’emendamento D’Alia. La Rete ha difeso se stessa, si potrebbe dire con formula
riassuntiva, giornalisticamente forse efficace ma linguisticamente e
giuridicamente approssimativa.

A dirla meglio la realtà è che quella che
si è appena consumata sotto i nostri occhi è la prova che Internet è ormai
divenuto uno strumento maturo di democrazia elettronica da utilizzarsi in una
politica partecipata, ampia e condivisa, caratterizzata da un dialogo aperto,
rapido e schietto tra eletti ed elettori, dialogo nell’ambito del quale i numeri
e la cassa di risonanza rappresentata dalla dimensione globale del fenomeno
possono indurre i primi a ritornare sui propri passi ascoltando l’opinione dei
secondi, noi, gli elettori.

Nel mondo dei media tradizionali, della
televisione e della carta stampata questo non sarebbe mai stato possibile perché
l’informazione correva verticalmente dai più grandi (economicamente e
politicamente) ai più piccoli senza alcuna possibilità di invertire la direzione
e i primi formavano a loro immagine e somiglianza l’opinione pubblica generando
il consenso e scongiurando il formarsi di sacche di dissenso.

È questo il
miracolo della Rete, primo mezzo di comunicazione di massa nel senso più
pregnante del termine, in grado di lasciarsi plasmare ed utilizzare dai più
numerosi e non già dai più grandi economicamente e politicamente.

Tale
constatazione costituisce, ad un tempo, la ragione per la quale l’accesso libero
e neutrale alla Rete va garantito e tutelato quale presupposto indefettibile dei
diritti e delle libertà fondamentali e del perché, da più parti, talora in
maniera più trasparente e talaltra più celata, si vorrebbe trasformare, a colpi
di regole, la Rete in una grande TV.

Congratulazioni Signora Net, una
bella e meritata vittoria!

Occorre, tuttavia, dare a Cesare quel che è di
Cesare e, quindi, riconoscere che gli sforzi di quanti in Rete ed attraverso la
Rete hanno, nelle ultime settimane, fatto il possibile perché questo risultato
venisse raggiunto, sarebbero rimasti frustrati se non avessero trovato adeguata
sponda nella responsabilità e nel senso del dovere di alcuni uomini delle
Istituzioni ed in alcuni politici più illuminati di altri che hanno raccolto il
grido di preoccupazione dei cittadini e lo hanno tradotto in emendamenti
all’emendamento D’Alia che – istituzionalmente parlando – non è rimasto travolto
dalle urla della Rete ma è stato, invece, soppresso dall’approvazione di due
emendamenti sostanzialmente gemelli presentati uno dal PD (molti firmatari) e
l’altro dall’On. Cassinelli – lo stesso del Salvablog – che già aveva
presentato, facendosi per primo portatore delle istanze della Rete, un altro
emendamento meno radicale ma, comunque, in grado di "neutralizzare" il ciclone
D’Alia.

Guido Scorza
http://www.guidoscorza.it/

Presidente Istituto per le
politiche dell’innovazione