Archive for the ‘musica dal vivo’ Category

Detroit Grand Pubahs (USA, live) + Robert Hood (USA, dj set) – MUV festival (FI) – 13 giugno 2009

Wednesday, June 10th, 2009

sabato 13 giugno 2009

MUV festival – Sferisterio Tamburello (Via del Fosso Macinante 9, Parco delle Cascine) – FIRENZE  mappa

21.30 –      OTOLAB (IT) live a/v
22.30 –      INCITE (DE) live a/v
23.30 –      DETROIT GRAND PUBAHS (US) live
01.00 –      ROBERT HOOD (US) dj set

Ingresso libero fino alle 21 – Dopo intero 15 € / ridotto 13 € (consumazione INCLUSA)

ROBERT HOOD
Robert Hood 

info:

http://www.firenzemuv.com/ 

Jozef van Wissem + Gunn/Diehl Duo + Screening “Blue” by Derek Jarman + tapes: JD Zazie (IT)

Wednesday, May 27th, 2009
Donnerstag, 28. Mai 2009 / 20 Uhr
Jozef van Wissem + Gunn/Diehl Duo + Screening "Blue" by Derek Jarman + 
tapes: JD Zazie (IT)
*Blue. The Image as Emotion.
For the evening of May 28, Film Director Derek Jarmans "Blue" will be 
screened inbetween the live-sets of Jozef van Wissem and Gunn/Diehl as 
metaphor for the human or "not-so-human" condition of receiving daily 
impressions of things lively-felt, circling in and out like waves, with 
their constant need to be tagged - as images that become an emotion. 
"Blue" is the color that comes to mind while listening to the 
hyper-fragile string-works of Brooklyn-based Steve Gunn/H. Diehl (of 
GHQ/Vanishing Voice/Time Life/Nautilus), "Blue" is the color that draws 
a line from the 16th century painter Hans Holbein, to Kandinsky/Marc`s 
1910s Expressionist collective Der Blaue Reiter, to Brücke with Otto 
Mueller "Landschaft mit Badenden", to Yves Kleins work in the 1950s and 
the contemporary deconstructed, palindromized Renaissance Lute 
Compositions by Netherlands born Jozef van Wissem. Derek Jarman`s final 
movie "Blue" (UK 1993), a  memory map spoken on blue-screen, mostly from 
ill-in-hospital-beds point of view, a collage of recurring monologues, 
sound- and music interplays, is driven by the need to finally /"be 
released from image".
**Jozef van Wissem:
http://www.jozefvanwissem.com/
http://www.myspace.com/vanwissem
http://www.myspace.com/thebrethrenofthefreespirit
**Steve Gunn + Heidi Diehl:
http://www.myspace.com/pyramidmerchandise
http://www.myspace.com/nautilus2000
**JD Zazie:
http://virb.com/jdzazie
location/info:
http://www.white-rabbit-berlin.com/
http://www.hairentertainment.com/ <http://www.hairentertainment.com/lockig>
support:
http://www.a-musik.com/
********************************************************************************************************************
White Rabbit Berlin/ Galerie der Künste
Potsdamer Strasse 98 /10875 Berlin
U-1: Kurfürstenstrasse/U-2 Bülowstrasse - Metro-Bus: M29/M48/M85 bis 
Potsdamer Brücke
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KRAFTWERK (live) + APHEX TWIN (dj set) 18 luglio 2009 – Livorno

Sunday, May 17th, 2009

fonte: http://blogs.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendId=139014370&blogId=483393150

Unica data italiana

APHEX TWIN (DJ SET)

18 luglio 2009: ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL – Livorno
Main Stage (Stadio Armando Picchi)

Prevendite aperte su: Greenticket.it

In
Italia per un’unica data il 18 Luglio a Livorno in occasione di Italia
Wave Love Festival. Oltraggioso, sfuggente, sarcastico: aggettivi che
si possono ritagliare benissimo sulla figura di Richard D. James, a
patto che siano obbligatoriamente legati ad un riconoscimento oggettivo
– quello della sua genialità. Sono in molti a considerarlo
semplicemente il più grande artista di musica elettronica mai esistito;
affermazione su cui si può discutere e che come ovvio dipende dai gusti
personali, ma che l’iconoclasta musicista anglosassone (nato nel verde
della Cornovaglia) sia stato la guida assoluta della musica di taglio
dance più colta e rivoluzionaria è, in ogni caso, fuori discussione.
Il
suo talento si è rivelato con l’inizio degli anni ’90, ad appena
vent’anni: un ragazzo prodigio in grado di costruirsi sintetizzatori e
campionatori da solo e soprattutto di sfornare pietre miliari come i
primi due volumi targati Selected Ambient Works, materiale che ha
letteralmente stravolto le regole del gioco.
 
Con Aphex Twin, il
rigore e la brutalità techno hanno imparato infatti a colloquiare con
le suggestioni di Erik Satie e John Cage; e le intuizioni
electro-futuriste declinate alla Detroit di fine anni ‘80 sono riuscite
a trovare un punto d’incontro col gusto della sorpresa e dello
sberleffo, il tutto con soluzioni di tecnica produttiva non solo
sorprendenti ma semplicemente inimmaginabili per l’epoca. Se ne è
accorto anche il mainstream, ed infatti un famoso marchio di pneumatici
pur di avere una colonna sonora techno targata Aphex Twin è stato
disposto a staccare un assegno a sei zeri (in sterline). Guadagni che
poi il nostro eroe ha usato, tra le altre cose, per comprarsi un carro
armato da piazzare nel proprio giardino, a mo’ di
decorazione-sberleffo. Gesto che riassume l’attitudine del personaggio.
 
Aphex
infatti è sempre altrove: appena percepito il rischio di essere
confinato nel recinto della techno da rave underground, per quanto
nella sua accezione più creativa ed obliqua, decise a metà anni ‘90 di
regalarsi una personale processione nel mainstream, quando in
collaborazione col genio visuale di Chris Cunningham sfornò tracce come
Come To Daddy e Windowlicker, pietre miliari dello scorso decennio sia
dal punto di vista musicale (suoni distorti e destrutturazione di
stilemi rock in un caso, hip hop nell’altro) sia da quello visivo (la
sua faccia nei video come incubo seriale e ricorrente, sia nel grigiore
metropolitano che nel vuoto lusso californiano). Fondamentali comunque
i due lp usciti in quegli anni, I Care Because You Do e il Richard D.
James Album, capolavori di un pop digitale e lisergico creato e pensato
direttamente nel futuro.
 
Nel nuovo millennio, col mondo ai suoi
piedi, ecco un altro scarto improvviso: produzioni ostiche (Drukqs) o
al contrario estremamente godibili, con però un ostentato recupero di
sonorità non-di-moda (ad esempio l’acid techno da primi anni ’90 della
serie di uscite Analord). Ciò che continua ad essere costante è la
qualità delle sue rare esibizioni, l’occasione in cui le sue varie
anime riescono a riunirsi e dove su un’ intelaiatura techno Aphex si
muove abilmente da Karlheinz Stockhausen ai detriti del pop da cartoon.
Nella sua ultima esibizione italiana, quattro anni fa a Torino, si
divertì a citare perfino Tiziano Ferro, abbattuto a colpi di cassa
gabber. Non resta che vedere quali sorprese (e delizie) ci riserva per
questo suo attesissimo unico DJ SET a ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL a
Livorno il prossimo 18 luglio 2009.

ITALIA WAVE LOVE
FESTIVAL si svolge quest’anno dal 16 al 19 Luglio. In vendita per ora a
55 euro l’abbonamento a 3 serate: 17-18-19 luglio (se acquistato entro
il 1 giugno). I prezzi dei singoli giorni sono invece 22 euro per le
serate di venerdì 17 e domenica 19 e 25 euro sabato 18 luglio. Non è
stato annunciato ancora niente della serata di apertura, se non che
sarà un tributo a Woodstock. www.italiawave.com ..

I biglietti sono in vendita sul circuito Greenticket www.greenticket.it .. .. .

Informazioni al Pubblico:  
www.dnaconcerti.com .. – 06.47823484 – info@dnaconcerti.com     

Informazioni alla Stampa:  
Annachiara – annachiara@dnaconcerti.com

KRAFTWERK

18 luglio 2009: ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL – Livorno
Main Stage (Stadio Armando Picchi)
Prevendite aperte su: Greenticket.it

I
Kraftwerk si esibiranno sul Main Stage di Italia Wave Love Festival
sabato 18 luglio a Livorno prima di Aphex Twin per una serata
all’insegna della migliore eletronica di tutti i tempi. La storia dei
Kraftwerk parte da lontano. Si tratta probabilmente del gruppo più
significativo degli ultimi decenni per la capacità di sfoderare
innovazioni tanto visionarie e radicali quanto capaci di infettare in
profondità l’immaginario collettivo, a partire da quello più pop. Parte
dal 1970 e parte da Düsseldorf, e ha tutori illustri, visto che Ralf
Hütter e Florian Schneider – i due fondatori – erano attenti
frequentatori delle lezioni di Stockhausen al Conservatorio cittadino e
delle sue sulfuree lezioni hanno fatto tesoro. I primi esperimenti
sonori uscirono a nome Organisation (“Tone Float” il titolo dell’lp),
per poi assumere poco dopo come ragione sociale il nome che li ha
consegnati alla storia. I primi album (“Kraftwerk”, “Kraftwerk 2”,
“Ralf Und Florian”) risentono profondamente della matrice krautrock e
dei suoi esperimenti, con tanto di inquietanti derive esoticizzanti.
Questo è l’inizio; le suggestioni elettroniche (anzi: di un
neo-umanesimo elettronico) prendono via via il sopravvento e complici
session sempre più maniacali al Kling Klang, studio di registrazione
che diventa subito leggendario, a partire da “Autobahn” (1974) comincia
a compiersi pienamente l’epopea del gruppo tedesco.
 
La
reinvenzione di un immaginario completamente nuovo ed alieno; il
radicale rovesciamento degli abituali processi creativi;
l’immedesimazione totale per non dire inquietante nella propria arte,
nella propria utopia tecnologica (…sempre però venata di arguta ironia,
talora intelligentemente di vero e proprio sarcasmo). Tutto ciò è
tratteggiato da dischi come “Radio-Activity” (1975), “Trans-Europe
Express” (1977), “The Man Machine” (1978), “Computer World” (1981),
“Electric Café” (1986): ciascuno di essi una pietra miliare che ha
contribuito a disegnare un panorama sonoro senza cui il pop dagli anni
’80 in poi così come la house e la techno sarebbero stati diversi, o
forse addirittura per certi versi non sarebbero mai esistiti. Giusto
per fare un esempio: il tributo verso i Kraftwerk di coloro che sono
stati concretamente gli inventori della techno (i detroitiani Derrick
May, Juan Atkins, Kevin Saunderson) è totale ed incondizionato. Ma
appunto, è un esempio fra tanti.
 
Frequenti cambi di line up e
rapporti anche contrastati e complicati fra i vari membri della band
non hanno mai scalfito davvero la grandezza del gruppo tedesco.
L’avvento del nuovo millennio li ha visti tornare in piena attività con
un disco (“Tour De Force Soundtracks, 2003) e una mirata ma grandiosa
attività live (documentata dal doppio cd e dvd “Minumum-Maximum”,
2005), che ora nel 2009 riprende attraverso selezionate apparizioni
(senza Schneider sul palco, ma con intatta potenza di fuoco artistica).
La radicale essenzialità del suono ma anche del concetto stesso
“Kraftwerk” ha consentito alla unità creativa germanica di attraversare
i decenni restando sempre un luminoso ed impressionante esempio di
avanguardia di massa: perfettamente pop, e soprattutto perfettamente
attuale. L’aggettivo “elettronica” legato alla parola “musica” così
come ad “arte”, in tutte le sue declinazioni, è figlio di quanto
iniziato da Ralf Hütter e Florian Schneider quarant’anni fa; e la
lezione non ha ancora perso nulla del suo smalto, della sua
iconoclastia, della sua grandezza.

ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL si
svolge quest’anno dal 16 al 19 Luglio. In vendita per ora a 55 euro
l’abbonamento a 3 serate: 17-18-19 luglio (se acquistato entro il 1
giugno). I prezzi dei singoli giorni sono invece 22 euro per le serate
di venerdì 17 e domenica 19 e 25 euro sabato 18 luglio. Non è stato
annunciato ancora niente della serata di apertura, se non che sarà un
tributo a Woodstock. www.italiawave.com ..

I biglietti sono in vendita sul circuito Greenticket www.greenticket.it ..

READ MORE: http://www.kraftwerk.com/

Informazioni al Pubblico:  
www.dnaconcerti.com .. – 06.47823484 – info@dnaconcerti.com     

Informazioni alla Stampa:  
Annachiara – annachiara@dnaconcerti.com

FOTO IN ALTA DEFINIZIONE DISPONIBILI SU RICHIESTA

UFFICIO STAMPA ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL
Silvia Poledrini 335 1942881
Claudia Di Bernardo 347 8720898
press@arezzowave.com
http://www.italiawave.com


info:

http://www.aphextwin.nu/
http://it.wikipedia.org/wiki/Aphex_twin
http://it.wikipedia.org/wiki/Kraftwerk 

giovedì 30 aprile serata HC @ Next Emerxson (FI)

Thursday, April 30th, 2009

Giovedi’ 30 aprile – dalle ore 23.00

Serata HC : Ingegno + Il male + My vain therapy + The smashrooms + Neid

CSA Nextemerson, via di Bellagio 15, zona Castello – Firenze 

Detroit’s Underground Resistance video

Thursday, April 30th, 2009

Underground Resistance video – interviste con i musicisti di UR (Detroit, USA): Mad Mike Banks, Cornelius "Atlantis" Harris, De’Sean Jones, Mark Flash, Nomadico AKA DJ Dex.

fonte: http://www.undergroundresistance.com/main/content/view/72/49/

Kill Your Television Station! Watch CurrentTV!
Why? Because Current TV are the first ones in a long time to "get it right"! We really can’t say too much beyond, "CHECK THIS OUT!"

http://www.undergroundresistance.com/main/content/view/72/49/

clicca sul link per entrare nel sito di UR e vedere il video

 

info:

http://www.undergroundresistance.com/

http://lesterdiamondradio.com/2007/10/28/underground-resistance-in-the-wire-november-2007-issue/