Archive for June, 2007

Officine Cinematografiche. Foto 2007 + Flyers

Wednesday, June 13th, 2007

Le Officine Cinematografiche sono una realta' dell'underground fiorentino molto attiva fin dai primi anni novanta. Jo La Face, l'uomo con la testa piena di film, la mente e il braccio delle Officine, ha proiettato nel corso della sua carriera di proiezionista cinematografico piu' di 10000 film. Questo post e' dedicato a lui e a tutti quelli che ci hanno aiutato a rendere possibile questa esperienza.

qui potete vedere le scansioni di alcuni flyer degli eventi organizzati dalle Officine:

http://www.geocities.com/snoyd2001/longinottik.html

questa e' la pagina ufficiale delle Officine dove trovate il calendario delle prossime e delle passate proiezioni:

http://www.cpafisud.org/modules.php?name=Sections&op=viewarticle&artid=43

Foto: Kate (2007) 


Fiammetta e Alessio 


Sara


zio Jo – sullo sfondo nella foto: Isabella Rossellini


Chiara Vampyr e Jo

Peace! 

“Il Gatto In Noi” W.S. Burroughs – estratto # 3

Monday, June 11th, 2007

Estratto da "Il Gatto In Noi", William S. Burroughs.

" […] Credo che nessuno possa scrivere un'autobiografia del tutto sincera. Sono sicuro che nessuno soporterebe di leggerla: Il mio passato e' stato un fiume malvagio.

Il contatto animale puo' modificare Quelli che Castaneda chiama << punti di congiungimento >>. Come l'amore materno. Hollywood ci ha fatto sopra le sue svenevolezze. Andy Hardy si inginocchia accanto al letto della madre. Ma in questo cosa c'e' di sbagliato? Un bravo ragazzino americano che prega per sua madre. Cosa c'e' di sbagliato? << Ti dico io cosa c'e' di sbagliato, B.J. E' merda. E' una schifezza nauseabonda, e distrugge la verita' che ci sta sotto >>. Guarda una foca monaca su un banco di ghiaccio con il suo cucciolo. Vento a trenta miglia all'ora, trenta gradi sottozero. Cerca di vedere dentro i suoi occhi a fessura, gialli, fieri, pazzi, tristi, disperati. Margine estremo di un pianeta condannato. Non puo' mentire a se stessa, non puo' tirarsi addosso nessun patetico straccio di autoglorificazione verbale.  E' li sulla banchisa, con il suo cucciolo. Sposta i suoi due quintali di peso per rendere accessibile una mammella. C'e' un piccolo con il dorso lacerato da uno dei maschi adulti. Probabilmente non ce la fara'. Devono nuotare tutti fino in Danimarca, distante millecinquecento miglia. Perche'? Le foche non sanno perche'. Devono arrivare in Danimarca. Devono arrivare tutte in Danimarca.

Qualcuno ha detto che i gatti sono gli animali piu' lontani dal modello umano. Dipende dal tipo di uomini, e naturalmente dal tipo di gatti. Io trovo che  gatti siano a volte misteriosamente umani. Nel 1963, Ian Sommerville e io ci eravamo appena trasferiti nela casa in calle Larachi 4 a Tangeri. Ecco che diversi gatti si radunano davanti alla porta aperta, facendosi avanti e poi arretrando  come paurosi di arrivare a portata di mano. Poi un gatto bianco si avvicina pian pianino. Gli tendo la mano. Il gatto inarca la schiena, va avanti e indietro, sotto la mia mano fa le fusa come sempre i gatti hanno fatto da quando e' stato addomesticato il primo gatto. Gli altri gatti brontolano e piagnucolano per protesta: << Guardalo il leccapiedi! >>

Agosto 1984. James era in centro all'angolo tra la Settima e la Massachussetts, quando ha sentito un gatto miagolare molto forte, come se soffrisse. E' andato a vedere e un gatto nero gli e' saltato in braccio. L'ha portato a casa e appena io ho cominciato ad aprire una scatoletta di cibo per gatti quella bestiolina e' saltata sul piano di cucina precipitandosi sulla scatoletta. Ha mangiato smodatamente, per cui cassettina piena di merda, e poi merda sul tappeto. L'ho chiamato Fletch. E' tutto scintillio e splendore e fascino, ingordigia che si fa innocenza e bellezza. Fletch, il nero trovatello, e' un animale squisito e raffinato, con una luccicante pelliccia nera, una lucida testa nera come di lontra, snello e sinuoso, con gli occhi verdi. Dopo due giorni che era in casa mi e' saltato sul letto e s'e' accoccolato contro di me, facendo le fusa e mettendomi le zampe sul viso. e' un maschio non castrato di circa sei mesi, ha chiazze bianche sul petto e sulla pancia.

Ho tenuto Fletch dentro casa per cinque giorni temendo che scappasse via, e quando lo abbiamo lasciato uscire e' schizzato su un ramo a dieci metri da terra. La scena aveva un che di Una sera di carnevale di Rousseau… una luna offuscata, i ragazzi che mangiano zucchero filato, luci sul corso centrale della festa, una ventata di musica da circo, e Fletch lassu' a piu' di dieci metri che non vuol scendere. Cosa devo fare chiamare i pompieri? Poi arriva Ruski (altro gatto che viveva a casa di Burroughs. ndr), sale sull' albero e fa venire giu' Fletch.

Un anno dopo, il figlio di Ruski avuto da Calico Jane va a piazzarsi sullo stesso albero. Si sta facendo buio. Riesco a vederlo con la torcia elettrica, ma non vuole venire giu', cosi' chiamo Wayne Propst, che arriva con una scala. Vado fuori, illumino l'albero con la torcia e vedo il collarino rosso di Fletch. E Fletch porta giu' il gattino. […] "

foto e trascrizione di THX (2007)

Cronologia politica dei Futuristi Italiani

Saturday, June 9th, 2007

o 1919 23 marzo.
Marinetti prende parte all'adunata di Piazza San Sepolcro.
La sua idea è quella di una rivoluzione contro la Monarchia, il Papato, il Parlamento.
o 1919
Marinetti è presente per le elezioni nella lista politica fascista.
o 1920
Nell'opera Al di là del Comunismo Marinetti afferma che gli artisti devono avere il potere ed esprime idee contrarie all'autoritarismo.
o 1920
I futuristi escono dal movimento fascista.
o 1921
Marinetti pubblica su "Il Resto del Carlino" Inegualismo e Artecrazia.
o 1921
Gramsci pubblica su "Ordine Nuovo" un articolo intitolato: Marinetti rivoluzionario?
o 1920-22
I futuristi sembrano rinunciare al loro progetto globale che includeva anche l'azione politica.
o 1922
Un gruppo di futuristi si distacca dal movimento dando vita all'esperienza del giornale "Il Principe", titolo con chiaro riferimento al pensiero del Machiavelli, che propone una figura al momento facilmente avvicinabile a quella di Mussolini.
Dopo la Marcia su Roma e l'adesione dei fascisti alla monarchia, i futuristi dissidenti si riavvicinano a Marinetti.
o 1923
Marinetti rivolge richieste al Governo affermando i diritti dei futuristi italiani.
Egli da un lato tende ad evidenziare il carattere artistico del movimento futurista e la differenza con l'ideologia fascista, da un altro mostra preoccupazione per l'emarginazione dei futuristi.
o 1924
I futuristi sono esclusi dalla Biennale di Venezia, mentre altre correnti artistiche tentano di accreditarsi come arte di Stato.
o 1924
Le onoranze a Marinetti rappresentano una prima iniziativa dei futuristi per proporre anch'essi la loro arte come arte di Stato.
o 1924
I futuristi danno vita al loro primo Congresso col fine di verificare le presenze futuriste, di imporsi all'attenzione come movimento non politico ma artistico, di richiamare il Fascismo all'antisocialismo, all'anticlericalismo e allo spirito antimonarchico.
Per i fascisti i futuristi continuano a rappresentare personaggi inquieti e quindi non del tutto affidabili.
Del resto il Fascismo non sviluppa una propria cultura, ma accetta via via diversi stili artistici e una parte dei suoi aderenti mostra un'irriducibile avversione verso la modernità. Marinetti, pur dimostrando scarsa simpatia verso alcuni gerarchi fascisti, per la sua amicizia con Mussolini e, presumibilmente, per fornire supporti al movimento futurista, accetta dal Regime diverse cariche.
o 1928
Marinetti è nominato Segretario del Sindacato Autori e Scrittori.
o 1929
E' nominato Accademico d'Italia.

Durante il Regime i futuristi assecondano soprattutto con opere di propaganda
le imprese e le iniziative del Fascismo. Marinetti, che pure in diverse circostanze dissentirà dalle scelte di Mussolini (come in occasione del patto con la Germania e delle leggi razziali) continuerà però ad appoggiarlo e lo appoggerà anche durante la guerra e dopo la caduta del Regime, aderendo alla repubblica di Salò (1943).

William S. Burroughs “The Cat Inside” – estratto # 2

Friday, June 1st, 2007

Mentre trascrivo questo testo di Burroughs il mio gatto Bubu (nella foto qui sopra) dorme tranquillo sul divano accanto a me. E’ un gatto nero di un anno e due mesi, mezzo randagio; suo padre e’ un gatto che vive nel bosco e non si fa mai avvicinare (entra in casa solo mentre dormiamo o quando non ci siamo) neanche quando ha fame. Bubu, al contrario, e’ molto compagnone e ha sempre voglia di essere coccolato. Consiglio la lettura di questo libro (se ancora riuscite a trovarlo in libreria!) a tutti, non solo agli amanti dei gatti.

Da "Il Gatto In Noi", William S. Burroughs. Adelphi, 1994; Milano

" […] La notte scorsa ho incontrato in sogno un gatto con il collo lunghissimo e un corpo da feto umano, grigio e traslucido. Lo coccolo. Non so se ha bisogno di qualcosa, ne come fare a dargliela. Altro sogno, anni fa, di un bambino con gli occhi sulle antenne. E’ molto piccolo, ma sa camminare e parlare. << Non mi vuoi? >>. Di nuovo, non so come prendermi cura di quel piccolino. Ma con tutto il mio essere voglio proteggerlo e nutrirlo! Proteggere gli ibridi e i mutanti nel vulnerabile stadio dell’infanzia e’ proprio la funzione del Guardiano. 

Le testimonianze indicano che i gatti sono stati addomesticati dapprima in Egitto. Gli egizi immagazzinavano il grano, che attirava i roditori, che attiravano i gatti. (Non vi sono prove che sia accaduta la stessa cosa presso i maya, benche’ nelle loro terre vi sia un certo numero di gatti selvatici). Questo tipo di ragionamento secondo me non e’ corretto. Sicuramente la storia e’ un’altra. I gatti non hanno cominciato con l’essere cacciatori di topi. Donnole, serpenti e cani sono molto piu’ efficaci come agenti anti-roditori. Io avanzo l’ipotesi che i gatti nascano come compagni psichici, come spiritelli del focolare, e che non abbiano mai deviato da questa funzione.

[…]

Il gatto non offre servigi. Il gatto offre se stesso. Naturalmente vuole cura e un tetto. Non si compra l’amore con niente. Come tutte le creature, pure i gatti sono pratici. Per capire una questione antica bisogna riportarla al presente. Il mio incontro con Ruski e la mia mutazione in uomo-gatto rimettono in scena il rapporto tra i primi gatti domestici e i loro protettori umani.

Si consideri la varieta’ dei felini selvatici, molti delle dimensioni di un gatto domestico, alcuni notevolmente piu’ grandi, altri decisamente piu’ piccoli, tali da avere in eta’ adulta la taglia di un gattino domestico di tre mesi. Numerosi, in questo lignaggio gattesco, sono quelli che non possono essere addomesticati a nessuna eta’, tanto sono fieri e selvaggi nel loro spirito felino. Ma con la pazienza e gli incroci… otto etti di gatto senza pelo, sinuoso come una donnola, d’incredibile finezza, con lunghe zampe sottili, denti aguzzi, grandi orecchie,e  occhi di un lucente colore ambrato. Non e’ che unadelle esotiche selezioni che fanno spuntare prezzi sbalorditivi nei negozi di gatti… gatti volanti e plananti… un gatto di un blu elettrico acceso,emanante un leggero odore di ozono… gatti acquatici con zampe palmate (torna in superficie con una grossa trota tra le mandibole)… delicati, sottili agtti di palude dall’ossatura leggera e larghe zampe piatte, possono sfrecciare su sabbie mobili e fango a incredibile velocita’… minuscoli gatti lemuri con occhi enormi… un gatto scarlatto-arancione-verde dalla pelle di rettile, lungo collo nerboruto e zanne al veleno – un veleno simile a quello del polpo dall’anello azzurro: fai due passi e cadi a faccia i giu’, e un’ora dopo sei morto… gatti moffetta con uno spruzzo mortale che uccide nel giro di secondi come artigli nel cuore… e gatti con artigli velenosi che schizzano il veleno da una grossa ghiandola posta al centro della zampa.

E poi ci sono i miei gatti impegnati, in un rito vecchio di migliaia di anni: leccarsi tranquilli dopo il pasto. Animali pratici, preferiscono che siano gli altri a provvedere il cibo… alcuni invece no. Deve esserci stat una scissione precisa tra i gatti che hanno accettato di l’addomesticamento e quelli che non l’hanno accettato.

Torniamo pure, con un sospiro di noia, allo stato attuale. Ci saranno via via sempre meno begli animali esotici. Gia’ estinto e’ il gatto messicano senza pelo. I minuscoli gatti selvatici, pesanti tra il chilo e il chilo e mezzo, che possono essere facilmente addomesticati, si fanno sempre piu’ rari, distamti – melanconici spiriti smarriti, in attesa di una mano umana che non verra’ mai, fragili esseri mesti come una barchetta di foglie morte che il bambino spinge nello stagno. O i fosforescenti pipistrelli che spuntano ogni sette anni riempiendo l’aria con impossibili tumulti di profumi… i melodiosi richiami lontanidei gatti pipistrello e dei lemuri plananti… le foreste pluviali del Borneoe del Sudamerica… Stanno scomparendo… e per lasciar posto a cosa?

[…]

Come dice Brion Gysin << L’uomo e’ un animale cattivo! >>. "

Trascritto da THX 

William S. Burroughs “The Cat Inside” – estratti

Friday, June 1st, 2007

Tratto da "Il Gatto In Noi", William Burroughs. 1994, Adelphi; Milano

" 4 maggio 1985. Sto preparando le cose da portarmi via per un breve viaggio a New York, dove devo andare a discutere con Brion [Gysin, ndr] del libro sul gatto. Nella stanza davanti, dove stanno i gattini, Calico Jane ne sta allattando uno nero. Prendo il borsone. Mi sembra pesante. Guardo dentro e ci sono gli altri quattro suoi gattini. << Abbi cura dei miei piccoli. Portateli dietro dovunque tu vada >>.

[…]

In questi ultimi anni sono diventato un devoto amante del gatto, e ora a questa creature riconosco senz'altro l'essenza di spirito felino, di piccolo dio del focolare. Certo, c'e' in lui la qualita' del gatto, come quella di altri animali: il pipistrello, il galagone, il planante lemure dagli enormi occhi gialli che vive sugli alberi e al suolo e' del tutto inerme, il lemure dalla coda anulare e il lemure topo, lo zibellino, il procione, il visone, la lontra, la moffetta, la volpe del deserto.

Quindici anni fa sognai di aver preso con la canna da pesca un gatto bianco. Per una qualche ragione stavo poi per ributtarlo via, ma si strofinava contro di me, miagolando pietosamente. Da quando ho adottato Ruski, i sogni coi gatti sono vividi e frequenti. Spesso sogno che Ruski e' saltato sul mio letto. Naturalmente qualche volta e' vero; quanto a Fletch, lui viene sempre, salta sul letto e mi si strofina contro, facendo le fusa cosi' forte da non lasciarmi dormire.

La Terra dei Morti… Olezzi di scoli fumanti, di gas e plastica che brucia… chiazze d'olio… montagne russe e ruote panoramiche ricoperte d'erbe selvagge e rampicanti. Non riesco a trovare Ruski. Lo chiamo… << Ruski! Ruski! Ruski! >>.  Un senso profondo di tristezza e presentimento. <<Non avrei dovuto portarlo qui! >>.  Mi sveglio che le lacrime mi corrono giu' per la faccia.

[…]

L'elemento magico spazzato via. Niente piu' renne verdi nel Forest Park. Dapertutto gli angeli abbandonano le loro nicchie, mentre l'elemento in cui esistono gli Unicorni, le Renne Verdi e Bigfoot s'assottiglia, come le foreste pluviali e le creature che la' vivono e respirano. Al pari delle foreste che cadono per far strada ai motel, agli Hilton, ai McDonald's, l'intero universo magico sta morendo.

Nel 1982 sono andato a stare in una fattoria di pietra a cinque miglia da Lawrence. L'edificio era stato rimodernato, con bagno, riscaldamento a propano, aria condizionata. Una cosa pratica e moderna. Ci fu un lngo inverno freddo. con l'arrivo della primavera, mi capito' di adocchiare qualche volta l'ombra di un gatto grigio. Mettevo fuori del cibo, che scompariva regolarmente. Ma quel gatto grigio non riuscii mai ad avvicinarlo.

Fu qualche tempo dopo che vidi bene per la prima volta Ruski. Tornavo dalla rimessa con Bill Rich dopo aver sparato al bersaglio e lui punto' il dito: << C'e' un gattino >>. Fugace visita di una sinuosa forma grigio-viola che saltava giu' dalla veranda posteriore. Aveva circa sei mesi, un gatto grigioazzurro con occhi verdi… Ruski. "

Trascrizione di THX