Archive for the ‘fnords’ Category

hackmeeting 2011

Sunday, May 29th, 2011
fonte http://it.hackmeeting.org/
Il mondo finira’, ma dato che a noi ci importa il giusto, intanto organizziamo un altro hackmeeting.
Dalle nuvole dei disastri nucleari alle nuvole del cloud computing: la tecnologia e la conoscenza quando centralizzate per interessi economici e politici e in contrasto con le aspirazioni individuali e collettive di autonomia  portano inevitabilmente alla… apocalisse! Se pensi invece che possiamo fare di meglio, se non hai paura di smontare tutto per vedere come funziona e rifarlo: seize the time! Perche’ dopo potrebbe essere troppo tardi. Le lancette scorrono, il sistema mondo non sta funzionando a modo. tic-tac, tic-tac: e’ un orologio o una bomba ad orologeria ?

L’ultimo hackmeeting prima del 2012.

Hackmeeting 24-25-26 Giugno – Firenze

info — http://it.hackmeeting.org/

nothing is original

Thursday, May 26th, 2011

NOTHING IS ORIGINAL. STEAL FROM ANYWHERE THAT RESONATE WITH INSPIRATION OR FUELS YOUR IMAGINATION. DEVOUR OLD FILMS, NEW FILMS, MUSIC, BOOKS, PAINTINGS, PHOTOGRAPHS, POEMS, DREAMS, RANDOM CONVERSATIONS, ARCHITECTURE, BRIDGES, STREET SIGNS, TREES, CLOUDS, BODIES OF WATER, LIGHT AND SHADOWS. SELECT ONLY THINGS TO STEAL FROM THAT SPEAK DIRECTLY TO YOUR SOUL. IF YOU DO THIS YOUR WORK (AND THEFT) WILL BE AUTHENTIC.

AUTHENTICITY IS INVALUABLE; ORIGINALITY IS NON-EXISTENT. AND DON’T BOTHER CONCEALING YOUR THIEVERY – CELEBRATE IT IF YOU FEEL LIKE IT. IN ANY CASE, ALWAYS REMEMBER WHAT JEAN-LUC GODARD SAID: “IT’S NOT WHERE YOU TAKE THINGS FROM – IT’S WHERE YOU TAKE THEM TO.”

JIM JARMUSCH

inspirational quotes

Friday, May 20th, 2011

“Most people are other people. Their thoughts are someone elses opinions, their lives a mimicry, their passions a quotation.” – Oscar Wilde

“I don’t play with my fingers, I play with my ears.” – Jimi Hendrix

“I quit playing guitar for a few years because I did not want to be part of the guitar gymnastics.” – Frank Zappa

“Good composers borrow, great composers steal.” – Igor Stravinsky

“I don’t know the secret of success, but the secret of failure is to try to please everybody.” – Bill Cosby

“The large print giveth and the small print taketh away.” – Tom Waits

“No listener gives a damn what microphone preamp you used.” – Craig Anderton

“Everyone understands and accepts that the placebo effect is real, but for some reason audiophiles think it never happens to them.” – Unknown

“The most important component in the whole musical spectrum is to be able to transcend and escape your own cliches while holding on to all the things you’ve learned and continue to love about creating music and sharing it.” – Prefuse 73

“Everyone has a plan, untill they get punched in the mouth.” – Mike Tyson

“Men are made stronger on realization that the helping hand they need is at the end of their own arm.” – Sidney J. Phillips

“Read the labels and play it loud!” – the RZA

inspirational quotes

Canapisa 2011 – sabato 28 maggio

Tuesday, May 10th, 2011

Conferenza stampa di presentazione Canapisa 2011 dell’osservatorio antiproibizionista/Canapisa crew

APPELLO CANAPISA 2011

aprile 5th, 2011 at 7:05

L’assunzione e l’uso di sostanze in grado di modificare lo stato di coscienza sono una constante nella storia dell’umanità. Reprimere questo fenomeno è un errore di cui la nostra società comincia ad accorgersi, poiché il divieto di usare sostanze lede, prima di tutto, il diritto di ogni persona all’autodeterminazione. La cultura oscurantista ed autoritaria di oggi trova la sua massima e compiuta espressione nelle politiche proibizioniste del nostro Governo. Il proibizionismo è un metodo per impedire una crescita individuale autonoma a vantaggio di ideologie autoritarie, che impongono valori utili a chi vorrebbe il potere morale e materiale della società.

Il proibizionismo è un tassello fondamentale del controllo sociale e delle pratiche repressive, in Italia e nel mondo. Le implicazioni sono evidenti in quanto la maggioranza delle persone che subiscono questa repressione sono i più deboli o gli “scomodi” della nostra società: immigrati, assuntori di sostanze, poveri ed anticonformisti. In Italia circa il 40% dei detenuti è recluso per reati connessi all’uso di sostanze; negli ultimi anni assistiamo all’aumento vertiginoso di casi che vedono persone indagate per droga essere torturate ed uccise dalla brutalità poliziesca, carceraria e psichiatrica.Consideriamo inoltre che molti di questi carcerati incapperanno quasi certamente nell’altro decreto istituito per punire i più deboli, la legge Cirielli sulla reiterazione dei reati: non è difficile intuire che un assuntore di sostanze illecite possa facilmente commettere lo stesso “crimine”. Se aggiungiamo la legge Bossi-Fini varata per incarcerare migranti senza nessuna colpa, se non quella di espatriare dal proprio paese d’origine, ecco che abbiamo messo a fuoco il trittico di leggi che riempie le nostre carceri. Un’umanità composta in stragrande maggioranza da migranti disoccupati e persone la cui unica colpa è quella di aver assunto sostanze proibite, pur non avendo fatto male ad alcuno. Il carcere diventa così una grande oscura discarica sociale in cui omicidi, suicidi ed abusi diventano la norma. E’ il luogo dove occultare agli occhi della società persone scomode o non funzionali al sistema economico e sociale prestabilito. Per questo riteniamo prioritaria la lotta per l’abolizione delle tre infami leggi liberticide: la FINI -GIOVANARDI, la CIRIELLI e la BOSSI-FINI.

La questione del proibizionismo inoltre ha conseguenze non solo sociali e culturali, ma anche grandi implicazioni economiche, fino a poter sostenere che siano proprio queste ad averlo fatto nascere e a sorreggerlo negli anni.Con l’avvento delle convenzioni proibizioniste planetarie, su forte spinta del governo federale USA, si sono sviluppate grosse organizzazioni di narcotraffico transnazionali che sono diventate protagoniste dell’economia globale, grazie alla disponibilità di denaro contante ed alla corruzione dei politici, riuscendo a finanziare dittatori, guerre e devastazioni ambientali.

Se da un lato ci sono le sostanze bandite, dall’altro ci sono quelle legali e tra queste troviamo l’alcol, il tabacco, il caffè e i farmaci psichiatrici, ultimi non per importanza, ma in quanto la loro scoperta e diffusione è relativamente recente. Le sostanze sintetiche di maggior uso sono i farmaci di punta delle farmaceutiche a livello mondiale, che sono tra le più strenue sostenitrici del proibizionismo. Una parte cospicua dei loro bilanci è appunto finalizzata alla realizzazione di programmi di ricerca per dimostrare quanto facciano male le sostanze illegali e quanto invece siano benefiche le sostanze di sintesi da loro prodotte.Le più antiche conoscenze sulle sostanze psicoattive, composte per lo più da prodotti naturali e facilmente coltivabili da chiunque, si vanno così perdendo a discapito del nostro reale benessere e a tutto vantaggio del consumismo indiscriminato di drugs (farmaci e droghe).

Negli ultimi anni i fasulli narcotest utilizzati per la sicurezza nelle strade e nei luoghi di lavoro stanno rendendo sempre più difficile la vita già precaria di molte persone.Il nuovo codice della strada voluto da Giovanardi e sponsorizzato dalle compagnie assicurative (che ne hanno solo da guadagnare), unito al peggioramento delle condizioni lavorative sono l’ennesima prova di una PERSECUZIONE DI MASSA IN ATTO, utile solo a coprire gli interessi e le ideologie di pochi.

Per non essere vittime o complici di questo colossale business dalle trame oscure è necessario mettere in campo pratiche alternative capaci di produrre e diffondere beni durevoli, alimenti sani, cure naturali, in un quadro ecologicamente sostenibile. Accanto a pratiche alternative di sviluppo economico è fondamentale anche un lavoro di ricerca, di denuncia, di socializzazione e divulgazione delle informazioni per l’affermazione, il rafforzamento e l’organizzazione dell’alternativa politica, sociale e culturale ad un sistema capital-proibizionista.Basta con l’ipocrisia del proibizionismo!! L’auto-organizzazione , l’auto-produzione ed una cultura del consumo critico e consapevole sono l’unica soluzione!!!!

 

L’apartheid era la politica di segregazione raziale istituita dal governo di etnia bianca del sudafrica nel dopoguerra e rimasta in vigore fino al 1990. Oggi in Sudafrica sono stati fatti molti passi avanti per sconfiggere quest’ingiustizia ma nel mondo esistono ancora molte apartheid. Anche in Italia, grazie ad una vera e propria psicosi contagiata dai mezzi di comunicazione asserviti alle mafie è in atto una segregazione che riguarda  non un gruppo etnico bensì una categoria trasversale della nostra società, la categoria dei consumatori di sostanze proibite.

Il nuovo codice della strada voluto da Giovanardi e sponsorizzato dalle compagnie assicurative (che da questa idea hanno solo da guadagnare) può essere considerato un esempio di questa disuguaglianza. Secondo i dati della Croce rossa e della stessa Polizia Stradale, in italia la stragrande maggioranza degli incidenti stradali non sono attribuibili all’utilizzo di alcol e droghe (che provocano appena il 3,9% degli incidenti) bensì alla velocità, all’utilizzo dei cellulari alla guida dalle condizioni in cui versano le nostre strade, ma da una parte il governo taglia sulla sicurezza stradale, dall’altra cerca consensi con una politica stupida, demagogica oltrechè discriminante introducendo i test antidroga. Infatti uno di questi test, non prova che il conducente di una vettura stia guidando sotto l’effetto di qualche sostanza, bensì che esso negli ultimi giorni ne ha assunta qualcuna. Questa norma penalizza in maniera particolare i consumatori di Cannabis i cui metaboliti restano nell’organismo fino a due mesi. Questo disegno di legge ha portato a dei casi a dir poco eclatanti di ingiustizia: a Sesto Fiorentino investite in auto da un Suv passato col rosso sono state considerate responsabili dell’incidente solo perchè positive alla cannabis. Ne consegue che uno che non ha assunto sostanze può impunemente passare col rosso e travolgere due ragazzi impunemente se questi ultimi sono consumatori di sostanze. Una vera e propria istigazione all’omicidio. Se questa non è apartheid…

Anche i controlli ed i test antidroga per lavoratori sono stati fatti passare come norme di sicurezza pubblica utili a combattere gli incidenti sul lavoro bensì questi siano causati quasi sempre da un allegra applicazione del codice di sicurezza da parte dei datori di lavoro nonchè dai ritmi di lavoro stessi, sempre più intensi ed estenuanti. Ma anche qui il governo da una parte favorisce gli industriali (vedi nuovo cntratto di lavoro collettivo voluto da Marchionne per gli operai Fiat) dall’altra colpevolizza i lavoratori per gli incidenti colpendo una fascia trasversale di essi e cioè isoliti consumatori di sostanze, ovvero le pecore nere, i capi espiatori, a cui la politica per nascondere il totale asservimento alla borghesia attribuisce l’origine del problema. Anche in questo caso ne consegue che se non decade questo principio nel giro di pochi anni un consumatore di sostanze non potrà più godere del diritto di lavorare. Anche questo ricorda la segregazione raziale Sudafricana.

Come collettivo antiproibizionista siamo totalmente in disaccordo con questa politica ultra-proibizionista, discriminatoria e demagogica e pensiamo che se non riusciremo, tutti assieme, a contrastarla efficaciemente tra pochi anni saremo costretti a mandare i nostri figli a scuole speciali per figli di consumatori di sostanze.

info — http://osservatorioantipro.org/?p=14

censura internet, il governo ci riprova

Monday, March 21st, 2011

firma la petizione contro la censura in rete

Avaaz.org – The World in Action

Cari amici,

Già questa settimana L’AUTORITÀ PER LE COMUNICAZIONI potrebbe votare un provvedimento che metterebbe il bavaglio alla rete, arrivando perfino a CHIUDERE SITI INTERNET STRANIERI in modo arbitrario e senza controllo giudiziario. INONDIAMO I MEMBRI DELL’AUTORITÀ DI MESSAGGI PER DIFENDERE LA NOSTRA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE SU INTERNET!

Il nostro governo ha lanciato un nuovo attacco alla libertà di accesso
all’informazione, e già questa settimana UN ORGANO AMMINISTRATIVO SCONOSCIUTO AI PIÙ POTREBBE RICEVERE POTERI ENORMI PER CENSURARE INTERNET.

L’Autorità per le comunicazioni, un organo di nomina politica, sta per
votare un meccanismo che potrebbe perfino portare alla CHIUSURA DI
QUALUNQUE SITO INTERNET STRANIERO – da Wikileaks a Youtube ad Avaaz! – in modo arbitrario e senza alcun controllo giudiziario. Gli esperti hanno già denunciato l’incostituzionalità della regolamentazione, ma soltanto una valanga di proteste dell’opinione pubblica può fermare questo nuovo assalto alle nostre libertà democratiche.

Non c’è tempo da perdere, il voto potrebbe essere già questa settimana.
Sappiamo che NELL’AUTORITÀ CI SONO MEMBRI CONTRARI, e se ci uniremo con forza a loro nell’opporci a questo provvedimento potremmo fare la differenza. INONDIAMO I MEMBRI DELL’AUTORITÀ DI MESSAGGI PER CHIEDERE DI RESPINGERE la regolamentazione e preservare così il nostro diritto ad accedere all’informazione su internet. Agisci ora e inoltra l’appello a tutti!

http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl [1]

Negli anni BERLUSCONI HA CERCATO PIÙ VOLTE DI CONTROLLARE
L’INFORMAZIONE SU INTERNET, ma finora i suoi tentativi sono sempre falliti. Ora, lontano dai riflettori, il governo ha la possibilità concreta di espandere i suoi tentacoli sulla rete, a meno che i cittadini non alzeranno la voce per fermarlo.

La nuova regolamentazione permetterebbe all’Autorità per le Comunicazioni di rimuovere contenuti sospetti di violazione del copyright da siti internet italiani senza alcun controllo giudiziario. Ancora peggio, la pubblicazione di una canzone o di un testo sospetto potrebbero perfino portare alla CHIUSURA DI INTERI SITI INTERNET STRANIERI, inclusi siti d’informazione, portali di software libero, piattaforme video come YouTube o d’interesse pubblico come WikiLeaks.

Se approvata, la nuova regolamentazione garantirebbe di fatto poteri
legislativi e giudiziari a un organo amministrativo le cui funzioni dovrebbero essere esclusivamente consultive e di controllo, aprendo così la strada a un PROCESSO DECISIONALE ARBITRARIO E INCONTROLLATO.

Ma insieme possiamo costruire un enorme grido pubblico e convincere i membri chiave dell’Autorità che sono ancora indecisi a opporsi alla
regolamentazione e rimandare così la questione all’unico organo che ha i poteri costituzionali per legiferare sulla materia: il Parlamento. Manda un messaggio ora e inoltra l’appello il più possibile:

http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?vl [2]

I governi sono sempre più impauriti da internet, che è diventato uno
strumento per aprire il dibattito pubblico e per la mobilitazione dei
cittadini, e stanno cercando così di imporre regole più strette di censura. Ma i cittadini stanno rispondendo, come in Gran Bretagna, dove l’opposizione dell’opinione pubblica ha costretto il governo a ritirare la legislazione sul copyright che voleva mettere un bavaglio alla rete. In Italia lo scorso anno siamo riusciti a fermare la “legge bavaglio” liberticida. Vinciamo di nuovo!

Con determinazione,

Giulia, Luis, Ben, Ricken, Pascal, Benjamin e tutto il resto del team di
Avaaz

FONTI

Campagna di Agorà Digitale, Altroconsumo e altre associazioni contro la delibera AGCOM sulla rimozione automatica dei contenuti su internet:
http://sitononraggiungibile.e-policy.it/ [3]

Dal copyright alla censura web. Tutti contro la delibera Agcom:
http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/01/30/news/sequestro_siti_esteri_italia-11841940/
[4]

Interpellanza bipartisan: sia il parlamento e non l’Agcom a rinnovare la
normativa sul copyright:
http://www.agcom.it/Default.aspx?DocID=5415 [5]

D’Angelo (Agcom): “La libertà non è un procedimento amministrativo”:
http://zambardino.blogautore.repubblica.it/2010/12/15/dangelo-agcom-il-decreto-romani-un-errore-aver-paura-della-liberta/
[6]

Delibera n. 668/10/CONS dell’Agcom, Lineamenti di provvedimento
concernente l’esercizio delle competenze dell’Autorità nell’attività di
tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica:
http://www.agcom.it/Default.aspx?DocID=5415 [7]

Il governo britannico pronto a rivedere i suoi piani per bloccare i siti
che violano il copyright (in inglese):
http://www.computerweekly.com/Articles/2011/02/02/245187/Government-to-review-plans-to-block-copyright-infringing.htm
[8]

SOSTIENI IL NOSTRO LAVORO! Avaaz.org è un’organizzazione no-profit indipendente che non riceve finanziamenti da governi o grandi imprese, quindi la tua donazione è di fondamentale importanza per il nostro lavoro.
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Links:
——
[1] http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?cl=988413609|+|amp|+|v=8677
[2] http://www.avaaz.org/it/it_internet_bavaglio/?cl=988413609|+|amp|+|v=8677
[3] http://sitononraggiungibile.e-policy.it/
[4] http://www.repubblica.it/tecnologia/2011/01/30/news/sequestro_siti_esteri_italia-11841940/
[5] http://www.agcom.it/Default.aspx?DocID=5415
[6] http://zambardino.blogautore.repubblica.it/2010/12/15/dangelo-agcom-il-decreto-romani-un-errore-aver-paura-della-liberta/
[7] http://www.agcom.it/Default.aspx?DocID=5415
[8] http://www.computerweekly.com/Articles/2011/02/02/245187/Government-to-review-plans-to-block-copyright-infringing.htm
[9] https://secure.avaaz.org/it/donate.php
[10] http://www.avaaz.org/it/highlights?footer
[11] http://www.facebook.com/Avaaz
[12] http://www.myspace.com/avaazorg
[13] http://www.bebo.com/Profile.jsp?MemberId=6305316853
[14] http://www.avaaz.org/it/save_our_oceans
[15] https://secure.avaaz.org/act/?r=unsubstr_replacement[28]##|+|amp|+|b=1192|+|amp|+|v=8677|+|amp|+|lang=it